mercoledì 17 aprile 2013
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Torna a chiamarlo Grargamella e non gli risparmia l'attacco finale alla vigilia delle elezioni del presidente della Repubblica: «Bersani ha ignorato i nomi proposti dal MoVimento 5 Stelle per un semplice motivo - scrive oggi Beppe Grillo sul suo blog -: Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo. Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d'ordine del pdmenoelle. Sono stati scelti in particolare due nomi: D'Alema e Amato». Il leader del Movimento 5 stelle picchia duro all'indomani delll'apertura al Pd sul Quirinale. E nel commento postato online da già per scontato l'accordo Pd-Pdl.Per il leader pentastellato con D'Alema e Amato Bersani ha optato per «due personaggi di garanzia giudiziaria al posto di una figura di garanzia istituzionale. Il presidente della Repubblica è il capo del Consiglio superiore della magistratura, la influenza, può indirizzarne il comportamento. Berlusconi vuole un garante per i suoi processi. D'Alema, il principe dell'inciucio, e Amato, l'ex tesoriere di Craxi sono candidati ideali».«Per Bersani - si conclude il ragionamento del comico - è il suicidio della Repubblica di cui lui e solo lui sarà il responsabile». Griilo rivendica che «il M5S ha espresso i suoi nomi consultando decine di migliaia di iscritti. Ha votato persone come Gabanelli, Strada, Rodotà, Zagrebelsky, Imposimato». E incalza: «Il pdmenoelle ha consultato (e sta consultando) solo Berlusconi per proporre D'Alema, Amato, Violante come ruotino di scorta o un presidente dell'inciucio dell'ultimo momento». «Un loro settennato consegnerà l'Italia alla dissoluzione non solo economica, ma anche come Stato unitario. È bene saperlo in anticipo», dice ancora Grillo che chiude con un esplicito «ognuno si prenda le sue responsabilità».

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