venerdì 1 marzo 2013
​Ancora botta e risposta su Twitter tra Beppe Grillo e il Pd sui presunti tentativi del partito di Pier Luigi Bersani di convincere alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle a votare la fiducia al governo in cambio di cariche istituzionali. E Bersani: nessun calcolo sottobanco.
​​Renzi: Grillo non va rincorso, va sfidato​
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Ancora botta e risposta su Twitter tra Beppe Grillo e il Pd sui presunti tentativi del partito di Pier Luigi Bersani di convincere alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle a votare la fiducia al governo in cambio di cariche istituzionali. In un tweet, il comico genovese tuona: "I vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori". "Il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita. Bersani è fuori dalla storia e non se ne rende conto", prosegue Grillo.A stretto giro di posta, dall'account ufficiale del Pd arriva questo cinguettio: "Nessuna trattativa né calcoli sottobanco come scrive @Corriereit. Il Pd gioca a viso aperto". E un richiamo all'intervista rilasciata stamani da Bersani a Repubblica nella quale il segretario dice no a governissimi con il Pdl e propone un programma di governo in otto punti "con chi ci sta".Secondo un retroscena del Corriere della Sera, smentito da Matteo Renzi, il sindaco di Firenze sarebbe pronto a fare il premier al posto di Bersani in caso di grande coalizione con Grillo e il leader del Pdl, Silvio Berlusconi. "Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni", si legge in un post sul blog di Grillo.Per la sua elezione "Bersani e Errani sono convinti di avere il sostegno decisivo di molti senatori 5 Stelle. Il lavoro di scouting sarebbe andato in porto. In altre parole i vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori"."Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze", ribadisce Grillo citando il codice etico sottoscritto dai candidati del movimento.Grillo ne ha anche per il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che secondo il Corriere potrebbe essere interessanto a subentrare a Bersani qualora il segretario non riuscisse a formare un governo. "Renzi come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie?".
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