venerdì 9 giugno 2017
Il capoclan palermitano intercettato mentre allude a un coinvolgimento del leader di Forza Italia negli anni dell'attacco frontale allo Stato. I legali del Cavaliere: menzogne a orologeria
Il boss Graviano accusa Berlusconi. Tornano i veleni sulle stragi
COMMENTA E CONDIVIDI

"Dalle intercettazioni ambientali di Giuseppe Graviano, depositate dalla Procura di Palermo, composte da migliaia di pagine, corrispondenti a centinaia di ore di captazioni, vengono enucleate poche parole decontestualizzate che si riferirebbero asseritamente al Presidente Berlusconi. Tale interpretazione è all'evidenza destituita di ogni fondamento non avendo mai avuto alcun contatto il Presidente Berlusconi né diretto né indiretto con il signor Graviano". Così Niccolo Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi, reagisce alle intercettazioni rivelate nelle ultime ore secondo cui il boss mafioso palermitano Giuseppe Graviano tirerebbe in ballo il fondatore di Forza Italia riguardo alla stagione delle stragi di mafia.
"Berlusca mi ha chiesto questa cortesia... per questo è stata l'urgenza di... come mai questa qua, poi.. che successe, ero convinto che Berlusconi vinceva le elezioni in Sicilia, Berlusconi... Nel '92 già voleva scendere, voleva tutto, ed era disturbato...". Così il boss di Brancaccio, Giuseppe Gravianom mentre conversa con il compagno d'ora d'aria, il camorrista Umberto Adinolfi, nel penitenziario di Ascoli Piceno. Graviano, condannao anche per essere stato il mandante dell'omicidio di don Pino Puglisi, viene intercettato da febbraio 2016 all'aprile scorso. Il boss accusato delle stragi è indagato nel processo sulla trattativa Stato-mafia e le intercettazioni sono state depositate oggi. È stato interrogato dai pm del pool trattativa - Nino Di Matteo, Vittorio Teresi e Roberto Tartaglia - il 28 marzo scorso, per chiedergli conto delle affermazioni, ma lui si è avvalso della facoltà di non rispondere adducendo motivi di salute. "Vuoi sapere la mia osservazione su Berlusconi, giusto? Questo ha iniziato... con il piede giusto... ha avuto non dico niente, fortuna... nel '94 lui è ubriacato perchè lui dice, ma io non posso dividere quello che ho con chi mi ha aiutato.... Ha preso le distanze... pigliò le distanze e ha fatto il traditore...".

Di Matteo legge a Graviano ancora alcuni passaggi di una conversazione del 14 marzo scorso: "Umberto se io faccio questo processo e trovo l'avvocato giusto lo sai quante cose faccio uscire senza che io dica niente? Al signor Crasto gli faccio fare la mala vecchiaia... 30 anni fa mi son seduto con te... ti ho portato benessere, 24 anni fa mi è successa una disgrazia, mi arrestano, tu cominci a pugnalarmi, Umbè per cosa?". "Io ho atteso sino adesso, lo sai perchè? Perchè tu lo sai io mi sto facendo, mi sono fatto 24 anni, ho la famiglia distrutta e senza soldi... alle buttane glieli dà i soldi ogni mese... io non ho fatto niente, io ti ho aspettato fino adesso perchè ho 54 anni, i giorni passano, gli anni passano, io sto invecchiando e tu mi stai facendo morire in galera senza io aver fatto niente".

"Ogni illazione in proposito troverà adeguata risposta nelle sedi competenti", aggiunge l'avvocato Ghedini. Berlusconi è stato ritenuto "totalmente estraneo a fatti consimili" in differenti "sedi giudiziarie", precisa il legale. "È comunque doveroso osservare come ogni qual volta il Presidente Berlusconi sia particolarmente impegnato in momenti delicati della vita politica italiana e ancor più quando si sia nella imminenza di scadenze elettorali, si vota domenica in oltre 1000 comuni, appaiano nei suoi confronti - sostiene Ghedini - notizie infamanti che a distanza di tempo si rivelano puntualmente infondate ed inesistenti ma nel frattempo raggiungono lo scopo voluto".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: