giovedì 6 marzo 2014
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Bisogna «dare una corsia preferenziale ai soldi per l’edilizia scolastica, perché si spendano con tempi più serrati di quelli previsti dalle norme vigenti»: lo ha detto ieri presidente del Consiglio Renzi parlando a Siracusa nel suo tour nelle scuole del Paese, annunciando che anche questo capitolo farà parte del primo pacchetto di provvedimenti del governo. Per la manutenzione degli edifici scolastici dovrebbero essere impiegati due miliardi e mezzo di euro, che vanno spesi rapidamente. Dei fondi già stanziati dal governo precedente, 150 milioni, finora ne sono stati aggiudicati poco meno di un quarto. Renzi ora vuole accelerare. Nei giorni scorsi ha scritto ai sindaci invitandoli a scegliere gli immobili più bisognosi di interventi e ora annuncia nuove misure «che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci, ma scatenarli». Secondo Legambiente, il 62% degli edifici scolastici é stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica, il 37,6% ha necessità di interventi urgenti, il 40% é privo del certificato di agibilità, il 60% manca del certificato di prevenzione incendi. A Palazzo Chigi e al ministero dell’Istruzione, si lavora per mettere a punto il pacchetto. «Per 2 miliardi e mezzo di euro ci sono coperture certe, risorse incagliate in vari capitoli di spesa che stiamo sbloccando per farle convergere sullo stesso obiettivo», ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi.
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