giovedì 9 maggio 2013
Nel vertice di maggioranza gli impegni del governo per i prossimi 100 giorni. Il decreto sull'Imu e sulla Cig, rinviato nel primo Consiglio dei ministri di ieri, sarà varato entro la prossima settimana. 
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Il premier Enrico Letta ha riunito per un confronto con la maggioranza il vice premier Angelino Alfano, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, insieme ai capigruppo di Pd, Pdl, Scelta Civica e Gruppo misto di Camera e Senato. La riunione è servita per tracciare una sorta di 'road map' del governo per i primi 100 giorni. I temi trattati, hanno raccontato alcuni partecipanti, sono la questione dell'Imu e della Cig. Ma non solo, perché al vertice si sono uniti anche i ministri Gaetano Quagliariello e Enzo Maovero per parlare di riforme e Ue.Dopo il decreto su Imu e Cig in deroga, che dovrebbe essere varato a metà della prossima settimana, governo e maggioranza si concentreranno, nei prossimi cento giorni, sulla riforma della fiscalità sulla casa, sul rilancio dell'edilizia e soprattutto sulla lotta alla disoccupazione giovanile. Il governo sarà anche catalizzatore del processo di riforme istituzionali che, molto probabilmente, avrà come sede le Camere. È quanto emerso dal vertice di maggioranza di stamane a Palazzo Chigi. Nel quadro della sostenibilità dei conti pubblici e con un dialogo continuo con l'Europa, l'obiettivo di governo e maggioranza è di mettere in campo un pacchetto di misure già nei primi cento giorni, alternando l'uso di decreti legge e disegni di legge. "Ieri abbiamo preso la decisione su Imu e Cig, i due temi più urgenti, ora ci concentriamo, nei primi cento giorni, per giungere a obiettivi raggiungibili e condivisi". Così Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il parlamento, al termine del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. "È stata una riunione utile, sappiamo che il lavoro si svolge in un clima non semplice, il paese aspetta riforme urgenti e il governo è retto da una maggioranza di forze politiche fino a poco tempo fa e su alcune cose ancora oggi avversari. Ci sono però problemi urgenti che vanno risolti sia per gli elettori di centro che per quelli di destra che per quelli di sinistra. Dobbiamo dunque fare in fretta e bene".IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI di Nicola PiniAlla prima riunione operativa il governo apre i dossier sulla sospensione dell’Imu e il rifinanziamento della Cassa integrazione, ma rinvia ai prossimi giorni il varo dei provvedimenti relativi. L’intesa politica c’è, «non ci sono divergenze», ma occorre approfondire gli aspetti tecnici, è la versione arrivata ieri sera da Palazzo Chigi al termine di un Consiglio dei ministri riunitosi in ritardo intorno alle 19 e preceduto da un vertice a tre di circa un’ora tra il premier Enrico Letta, il vice Angelino Alfano e il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. Un doppio passaggio nel quale è emersa la necessità valutare meglio le misure e prendere tempo.Un colpo di freno rispetto agli obiettivi di Palazzo Chigi, che in mattinata aveva fatto sapere come all’ordine del giorno del vertice di governo ci sarebbero stati appunto (oltre all’eliminazione dello stipendio per i ministri parlamentari) l’Imu e la cassa in deroga. Primi provvedimenti per cominciare ad aggredire quella che è l’emergenza principale, l’economia. «È un cammino faticosissimo, non so quanto durerà ma so che ce la metteremo tutta», ha avvertito in mattinata il premier Enrico Letta parlando all’assemblea delle pmi di Rete imprese Italia. «Non sono qui a spargere ottimismo superficiale. La situazione è di grande difficoltà e ognuno deve fare la sua parte». A quell’ora il capo del governo puntava forse a chiudere già in serata la prima partita del suo governo. Ma poi sono emersi appunto quegli aspetti tecnici da risolvere e dei quali si parlerà oggi nel vertice con i capigruppo della maggioranza e poi nel ritiro dei ministri di domenica e lunedì in Toscana. Ma la decisione politica è presa, assicura il governo. Il Cdm «ha deciso di sospendere il pagamento dell’Imu e di rifinanziare la Cig – ha spiegato in serata la nota di Palazzo Chigi – . Il provvedimento relativo verrà approvato nella forma di un decreto legge nei prossimi giorni, in modo da definirne le modalità tecniche, garantendo comunque che i Comuni non si trovino in deficit di cassa». La terza questione affrontata riguarda appunto la «riduzione dei costi della politica, con l’eliminazione degli stipendi ai membri di governo parlamentari». Anche questo rientrerà nello stesso decreto in preparazione su imposte e ammortizzatori sociali.È stato Saccomandi, in una lunga intervista in televisione, a dare qualche dettaglio in più e a rimarcare gli obiettivi del governo, tra i quali anche lo stop all’aumento del’Iva previsto da luglio, garantendo invece che non ci sarà una nuova manovra sui conti del 2013, perché l’Italia «non rischia il default».Il ministro dell’Economia ha spiegato che c’è l’impegno del governo a ridefinire tutta la tassazione sulle proprietà immobiliari «entro 100 giorni dalla data di scadenza della prima rata Imu» (16 giungo). Almeno fino a fine settembre dunque l’Imu sulla prima casa verrà sospesa.«Qualche forma di tassazione dovrà rimanere», ha specificato però il ministro, ma sarà rimodulata rispetto all’attuale sistema. Non ci sarà un aumento delle tasse e tanto meno un prelievo forzoso, ha garantito ancora il titolare dell’Economia. Il ministro gela invece le attese del mondi imprenditoriale per un rinvio anche dell’imposta su capannoni industriali e gli immobili strumentali: le aziende dovranno pagare. Da sciogliere prima del varo del decreto c’è invece il nodo delle risorse da assicurare ai Comuni per compensare le mancate entrate Imu e quello delle coperture sui fondi aggiuntivi per la cassa integrazione in deroga. In entrambi i casi si tratta di misure tampone in attesa di «provvedere a una riforma strutturale».
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