giovedì 30 maggio 2019
Incontri separati tra il premier e i due leader di Lega e Movimento 5 stelle. Poi al Quirinale. Il vicepremier grillino incontra parlamentari e sindaci, alla vigilia del referendum sulla piattaforma
Il M5s al voto online sul capo. A sera il «verdetto» su Di Maio
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Separati in casa. Dopo le elezioni europee che hanno cambiato gli equilibri nella maggioranza, ora più verde che gialla, Conte in mattinata incontra separatamente prima Matteo Salvini, poi a seguire Luigi Di Maio. I due vicepremier escono senza rilasciare dichiarazioni. Nel primo pomeriggio poi Conte sale al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un eventuale vertice a tre tra Conte, Di Maio e Salvini, così come il consiglio dei ministri, non saranno convocati prima che si sia conclusa la votazione online tra gli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau sul ruolo di Luigi Di Maio, spiegano a Palazzo Chigi. I
l capo politico del Movimento 5 stelle stasera dovrà confrontarsi con i gruppi parlamentari pentastellati, poi domani i militanti registrati sulla Piattaforma Rousseau dovranno appunto dire se vogliono che il vicepremier e ministro del Lavoro continui a guidare il Movimento o no.

Poco dopo le 11 termina il primo incontro a palazzo Chigi, due ore di colloquio tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. «Vertice a tre? - risponde il ministro ai cronisti - certamente non oggi, né domani. Domani votano su Di Maio, non voglio fare forzature». A seguire entra il ministro del Lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, per altre due ore circa di faccia a faccia.

In casa pentastellata pesa come un macigno il crollo di consensi alle europee: il M5s ha infatti dimezzato il proprio consenso rispetto alle Politiche dello scorso anno, scendendo al 17%, diversamente dall'altro socio di governo, la Lega di Matteo Salvini, che ha invece raccolto il 34% dei voti dal 17% di un anno fa. Molti esponenti del Movimento hanno chiesto nelle ultime 48 ore un passo indietro di Di Maio attribuendogli la responsabilità della sconfitta.

«Stasera analizzeremo l'esito del voto europeo insieme a tutti i parlamentari, in occasione dell'assemblea congiunta», dice Luigi Di Maio sul blog delle Stelle e annuncia: «Nei prossimi giorni farò altrettanto con i neo parlamentari europei, con i consiglieri regionali e una rappresentanza dei consiglieri comunali e con i sindaci. Se c'è qualcosa da cambiare nel Movimento lo faremo. Se ci sono strutture o luoghi decisionali da creare lo faremo». E conclude: "Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico, perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato». Si vota domani, giovedì 30 maggio, dalle 10 alle venti.

«Nelle ultime quarantotto ore - ragiona Di Maio - hanno detto di tutto contro di me», sia messaggi «di incoraggiamento, altri che mi hanno fatto riflettere. E di questo vi ringrazio. La vita, per ognuno di noi, è fatta di diritti e doveri. Non scappa nessuno». E ricorda: «A differenza di alcuni, ma assieme a tanti anche di voi, sono sei anni che non mi fermo e credo di aver sempre onorato i miei doveri, rendendone sempre conto a tutti gli iscritti e gli attivisti del Movimento. Non mi sono mai risparmiato in nessuna campagna elettorale. Ce l'ho messa sempre tutta anche quando nessuno ci credeva». Quindi elenca: «Avevo promesso a tutti di portare il Movimento al Governo da candidato premier e ci siamo riusciti. Avevamo promesso il reddito di cittadinanza, quota 100, di smantellare il jobs act, di bloccare le trivelle in mare e aiutare le piccole e medie imprese iniziando ad abbassare le tasse. Di investire nell'innovazione e di bloccare alcune direttive che stavano distruggendo il commercio».

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