venerdì 11 dicembre 2020
«Ci confronteremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni con le singole forze politiche di maggioranza e poi collegialmente». Il premier vedrà anche Salvini. Renzi: torni indietro o cade.
Governo, Conte avvia le consultazioni anticrisi
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«All'interno del governo ci sono delle istanze anche molto critiche, dobbiamo capire cosa nascondono, lo faremo nelle prossime ore». Così in conferenza stampa da Bruxelles il premier Giuseppe Conte. «Ci confronteremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni con le singole forze politiche di maggioranza e poi collegialmente - ha spiegato il presidente del Consiglio -. Per andare avanti dobbiamo essere chiari e trasparenti. Il Paese merita risposte e chiarezza di risposte. Dobbiamo chiarire le istanze critiche e per farlo non ci dobbiamo nascondere. Io ho la piena responsabilità e consapevolezza di questo incarico, andrò avanti se ci sarà la fiducia di ogni forza di maggioranza e di tutte le forze complessivamente». E a proposito della task force su Recovery Fund il presidente del Consiglio ha detto che «non vuole e non può esautorare i soggetti attuatori dei singoli progetti, che sono le amministrazioni centrali e periferiche. Noi però abbiamo bisogno di una cabina di monitoraggio con una clausola di salvaguardia, altrimenti perderemmo soldi». Il premier ha anche detto di aver avuto degli scambi di messaggi con Salvini e che si vedrò con il leader della Lega nei prossimi giorni. Il governo italiano si aspetta che l'iter del Recovery fund, con le ratifiche parlamentari, si concluda entro febbraio.

Per quanto riguarda i limiti agli spostamenti nelle festività, Conte ha riconosciuto che possono «creare un problema oggettivo, è chiaro che chi vive in una grande città e ha i congiunti prossimi ha la possibilità di muoversi. Chi è in paesini più piccoli, può avere qualche difficoltà. Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano. Ma grande cautela in qualsiasi eccezione per evitare il rischio di una terza ondata».

La giornata era iniziata con affermazioni molto forti di Matteo Renzi, leader di Italia Viva: «Conte può cadere? Sì, se non torna indietro» sulla cabina di regia del Recovery. Il capo della Lega Matteo Salvini ha invece dato una disponibilità ad «accompagnare il Paese verso il voto».

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