mercoledì 2 novembre 2011
​"Il nostro paese, la nostra storia e i nostri affetti stanno per essere cancellati da una decisione scellerata del Demanio di Stato". È un brano della lettera che il Comitato Abitanti Isola ha spedito al presidente della Repubblica dopo la richiesta che alcune di loro hanno ricevuto dal Demanio, di lasciare le case entro la fine dell'anno.
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"Il nostro paese, la nostra storia e i nostri affetti stanno per essere cancellati da una decisione scellerata del Demanio di Stato". È un brano della lettera che il Comitato Abitanti Isola, che riunisce alcune famiglie di residenti dell'isola più piccola dell'Arcipelago Toscano, ha spedito al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo la richiesta che alcune di loro hanno ricevuto, spiegano, di lasciare le case entro la fine dell'anno."Siamo gli ultimi abitanti dell'antico borgo dei pescatori dell'isola di Gorgona - ha scritto il comitato nella lettera - Il nostro paese, la nostra storia e i nostri affetti stanno per essere cancellati da una decisione scellerata del Demanio di Stato che, improvvisamente e senza un valido motivo, ci ha chiesto di lasciare le case che abbiamo in concessione entro il 31 dicembre".Il Demanio ha confermato che la decisione è maturata perchè gli alloggi non sarebbero più utilizzabili finchè non saranno eseguiti lavori di messa a norma; gli abitanti sostengono invece che i lavori di manutenzione e messa in sicurezza sono stati effettuati in gran parte da loro stessi. "Scomparirebbe improvvisamente un intero paese e i suoi 64 abitanti che da due secoli abitano Gorgona - prosegue la lettera - Siamo in regola con i pagamenti e ci siamo sempre fatti i lavori da soli affinché le case resistessero al tempo e alleintemperie. La preghiamo di intervenire affinché questa decisione venga revocata e si trovi un'intesa".Il consiglio di zona, organo istituzionale che fa parte della circoscrizione 2 del Comune di Livorno, ha chiesto già nei giorni scorsi un incontro con il direttore regionale dell'Agenzia del Demanio a Firenze.
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