mercoledì 2 luglio 2014
​Ancora una tragedia in mare. Dopo i 45 morti del barcone della vergogna si cercano altre decine di profughi spariti nel Canale di Sicilia.
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Tragedie senza fine nel Mediterraneo. Sono ancora alti i titoli sul barcone della vergogna e i suoi 45 morti che ecco arrivare un'altra notizia di morte. Una settantina di migranti risultano dispersi nel naufragio di un gommone avvenuto nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. La notizia, resa nota dall'Unhcr che ha raccolto le testimonianze di alcuni superstiti, è stata confermata dalla procura di Catania che ha aperto un'inchiesta. La notizia è stata appresa dagli operatori dell'Unhcr presenti in Sicilia, attraverso le testimonianze di alcuni dei 27 sopravvissuti al naufragio, arrivati ieri nel porto di Catania a bordo della nave Orione insieme ad altre centinaia di profughi. Su queste dichiarazioni sono state avviate indagini da squadra mobile e Capitaneria di porto di Catania, coordinate dal procuratore Giovanni Salvi. "Secondo gli elementi fin qui raccolti - afferma Salvi -, il naufragio sarebbe avvenuto per le pessime condizioni del gommone, che era sovraffollato. Sul natante infatti risulta che si trovavano 101 persone". "Indagini avviate dalla Squadra Mobile di Catania e dalle Capitanerie di Porto fanno ritenere che vi siano una settantina di dispersi nel naufragio, dal quale si sono salvate 27 persone soccorse da un mercantile", continua Salvi, che precisa: "queste informazioni sono provvisorie e dovranno essere oggetto di ulteriore verifiche".
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