giovedì 19 novembre 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
La legge di stabilità approda oggi in aula al Senato dopo le modifiche approvate dalla commissione Bilancio. Via libera ieri ai diversi emendamenti annunciati nei giorni scorsi: il canone Rai viene rateizzato in bolletta con un allargamento delle esenzioni, il tetto per i contanti spediti nei money transfer è riportato a mille euro (ma il limite generale resta a 3.000), Tasi e Imu sono ridotte per chi affitta una casa a canone concordato. A proposito di locazioni, approvato un emendamento che punta a rafforzare la lotta contro i pagamenti in nero. Tra le altre misure inserite, la riduzione dei tagli ai Caf che vengono ridotti a 40 milioni, dai 100 del testo originario, e ai patronati, che riceveranno 28 milioni in meno invece dei 48 preventivati dal governo. Modifiche che rispondono, in parte, all’allarme dei sindacati sul rischio di riduzione dei servizi. Confermate l’estensione da uno a due giorni del congedo obbligatorio per i neo-papà e la proroga del bonus baby sitter per le mamme che lavorano. È saltato invece il taglio dell’Iva sul pellet. L’aliquota sul combustibile, aumentata lo scorso anno, doveva scendere dal 22% al 10%. Ma un emendamento ieri ha bloccato la riduzione, recuperando 100 milioni. Ma torniamo al capitolo casa. Lo stop al pagamento della Tasi dal 2016 varrà non solo per le case date in comodato a parenti di primo grado ma anche per i separati e divorziati la cui casa coniugale è stata assegnata all’ex da una sentenza di separazione. Niente tassa poi per il personale appartenente a forze armate, di polizia e vigili del fuoco che possieda un unico immobile, non concesso in locazione, anche se non vi risiede. Confermata ma attenuata l’entità dello sconto Imu-Tasi per i proprietari che cedono in affitto un appartamento a canone concordato: sarà del 25% (cioè si pagherà il 75% dell’imposta) mentre una precedente formulazione indicava un tetto massimo del 4 per mille, criterio che avrebbe comportato uno sgravio maggiore, specie nelle grandi città. Come si diceva, un altro emendamento punta a ridurre l’area del sommerso nel mercato degli affitti, fenomeno molto diffuso. La norma stabilisce tra l’altro che i contratti di locazione vadano registrati entro 30 giorni e che rende «nul- lo» ogni accordo in base al quale il canone richiesto sia superiore a quello registrato. Nei casi di nullità del contratto, gli affittuari, si legge nel testo, possono chiedere «la restituzione delle somme corrisposte in misura superiore» al canone che risulta registrato. Le misure non valgono per il passato. La misura non convince le associazioni di settore, Secondo l’Unione Inquilini si tratta di un «pannicello caldo», che «di fatto rischia di non produrre effetti reali» perché la gran parte dei contratti in nero è stipulata solo verbalmente. Va ricordato infatti che già la legge 431 del 1998, rafforzata da varie sentenze della Cassazione, annullava le pattuizioni diverse da quella indicate nei contratti di affitto e prevedeva il rimborso di quanto pagato in più. Negli anni passati era stata introdotta invece la possibilità da parte dell’affittuario di denunciare la locazione in nero o irregolare e ottenere così un forte sconto sul canone. Ma la norma ha scatenato una pioggia di ricorsi e di recentemente la Consulta l’ha cassata perché oltrepassava il perimetro fissato dalla legge delega che l’ha generata.   La Commissione ieri ha dato il via libera anche al nuovo sistema di di pagamento del canone Rai, che sarà assorbito nelle bollette elettriche e spalmato in 10 rate annuali. Già però si annunciano modifiche alla Camera sul numero delle rate. Comunque sia nel 2016 si comincerà a pagare da luglio. La novità sta invece nel fatto che saranno esentati gli ultra 75enni che guadagnano meno di 8mila euro l’anno: finora l’esenzione scattava sotto i 6.700.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: