mercoledì 31 gennaio 2018
Il ministro vuole vederci chiaro sulla foto del magistrato, presidente del collegio giudicante nel caso dei fratelli del senatore azzurro Luigi Cesaro, ad una convention di Fi. Anche Csm apre pratica
Caso Cesaro: Orlando avvia accertamenti sul giudice Cioffi
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Adesso della questione se ne occuperanno gli ispettori del ministero della Giustizia. Il Guardasigilli Andrea Orlano infatti ha avviato accertamenti preliminari sulla vicenda del giudice Giuseppe Cioffi, fotografato durante una recente convention di Fi ad Ischia. A destare il malumore soprattutto il fatto che Cioffi è il presidente del collegio che, presso il tribunale Napoli Nord, dovrà giudicare Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli di Luigi Cesaro, parlamentare uscente di Forza Italia ricandidato da Berlusconi al Senato.

La richiesta di aprire una pratica sul giudice campano, la cui foto è apparsa ieri su alcuni quotidiani locali, è arrivata questa mattina anche dai togati Francesco Cananzi (Unicost) e Lucio Aschettino (Area) durante il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura «Chiedo l'apertura di una pratica - ha esordito il consigliere Cananzi - perché, da ciò che sta emergendo sui quotidiani, credo che il Csm deve avere contezza di ciò che sta accadendo, a tutela dell'imparzialità della funzione giudiziaria». Un appello subito preso in esame dal comitato di presidenza del Csm che, nel pomeriggio, ha dato il via libera all'apertura di una pratica sul caso del giudice Giuseppe Cioffi. A occuparsi del caso sarà la Prima Commissione, competente sui trasferimenti d'ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale dei magistrati.

La richiesta del Csm si affianca perciò al provvedimento ispettivo che il ministro Orlando ha deciso di prendere nei confronti del giudice Cioffi. Secca la replica del diretto interessato. «Degli accertamenti avviati dal ministro Orlando non so nulla, ma di certo sto tranquillo dal punto di vista giuridico - ribatte - Mai conosciuto o frequentato i Cesaro, per cui non ho motivo di astenermi al processo che li riguarda».

La vicenda

Tutto inizia a metà ottobre, ma la notizie è emersa solo ieri. Con tanto di spiegazioni del giudice Cioffi. Nessuna partecipazione alla convention di Forza Italia tenuta in un albergo di Ischia (Napoli) ma solo un caffè con gli amici nello stesso hotel: il giudice del spiega così la sua presenza nella stessa location dove gli scorsi 14 e 15 ottobre il partito di Silvio Berlusconi si è riunito. Luigi Cesaro è capolista al Senato per Forza Italia nel collegio Campania3 che comprende Napoli e Salerno. La notizia della sua presunta partecipazione all'incontro forzista è stata pubblicata da alcuni organi di stampa che hanno anche allegato all'articolo una sua foto con tanto di bandiere di Forza Italia.

«Non ho mai preso parte alla convention - la sua difesa - mi sono solo trovato il giorno dopo a prendere un caffè con alcuni amici presso il bar dell'albergo dove si era tenuto il meeting, con le bandiere del partito che ancora non erano state rimosse». La foto, dice ancora Cioffi, «non dice ciò che è veramente accaduto. È stata estrapolata per attaccare me e la magistratura. La verità è che io ero ad Ischia in una casa privata quando si è tenuta la convention, a cui peraltro non ho assolutamente partecipato». Il giorno dopo il magistrato racconta di aver incontrato degli amici, «tra cui uno che aveva preso parte alla convention del giorno prima» e sarebbe stato invitato a prendere un caffè nel bar dell'albergo dove è stato fotografato. «Le bandiere c'erano, ma forse perché non erano state ancora rimosse. In ogni caso sono sempre stato lontano dalla politica e continuerò a farlo», conclude il magistrato. In realtà, uno dei protagonisti di quella foto (il consigliere municipale di Fi Francesco Salerno) su Facebook smonta involontariamente questa ricostruzione. In un post del 14 ottobre infatti, sotto la foto con il giudice Cioffi, scrive: «Congresso Forza Italia, ma alle 20.30 si va via...tra tifosi ci si intende». Il riferimento è alla partita Roma-Napoli che si giocò proprio quella sera all'Olimpico.

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