venerdì 2 ottobre 2020
Questa mattina la conferenza stampa di presentazione del Fiabaday 2020. Il presidente Giuseppe Trieste: «L'emergenza ci ha fatto capire che è il tema delle barriere architettoniche riguarda tutti noi»
«Per me il lockdown non è finito», via alla campagna di sensibilizzazione

ANSA

COMMENTA E CONDIVIDI

Niente più barriere architettoniche. «Per me il lockdown non è finito» è il titolo della campagna di sensibilizzazione del «Fiabaday 2020», presentata questa mattina in conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «La situazione d'emergenza della pandemia ha fatto capire alla totalità delle persone, ciascuna nella propria diversità, che il tema dell'abbattimento delle barriere architettoniche è di tutti noi, per cui rendere i condomini e le città accessibili è un bene comune cui non possiamo rinunciare», ha detto il presidente di FIABA Onlus Giuseppe Trieste.

Solitamente le barriere architettoniche fanno pensare alla persona in carrozzina. In realtà chiunque incontri barriere o problemi negli spostamenti è definito come «persona a ridotta mobilità»: una categoria vasta in cui rientrano persone con disabilità permanente o temporanea, anziani, persone che accompagnano bimbi piccoli o con problemi di orientamento, difficoltà d'apprendimento o con disagi intellettivi o relazionali, persone di bassa statura o che si muovono con bagagli pesanti o ingombranti, donne in stato di gravidanza.

Per tutte queste persone un gradino in più o in meno, un dislivello o una rampa di scale, ascensori non funzionanti o con cabine troppo piccole, possono davvero fare la differenza. Ed è su questo che il Fiabaday 2020 vuole portare l’attenzione, per sensibilizzare la società con il fine di ottenere l’abbattimento di tutte – anche le minime – barriere architettoniche.

A intervenire durante la presentazione della campagna anche rappresentanti dell’esecutivo, come il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Chieppa: «L’anno scorso avevamo espresso la volontà di costituire un ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità. Oggi quell’ufficio è una realtà, grazie al quale stiamo riuscendo a superare le frammentazioni del passato».

A prendere la parola anche il consigliere del presidente del Consiglio dei Ministri in tema di disabilità, Giuseppe Recinto: «Un momento di grandi trasformazioni come questo pone le persone con disabilità in una situazione di incertezza. L’impegno è massimo per far sì che il lockdown, inteso come condizione di chiusura nelle abitazioni, non torni più per nessuno».

Concetto ribadito anche dal ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti: «Oggi ciascuno di noi sa cosa voglia dire non poter uscire di casa o raggiungere liberamente un luogo. Dall’esperienza del lockdown nasce in maniera forte la necessità di riprogettare spazi e luoghi».

Ora l’appuntamento è per domenica 4 ottobre, quando si celebrerà la XVIII edizione della «Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche – Fiabaday». Dalle 10 del mattino si alterneranno incontri, seminari, dibattiti, momenti ludici e di svago. Nella stessa giornata poi anche visite guidate a Palazzo Chigi, riservate alle persone con disabilità, ai bambini, agli anziani e loro accompagnatori.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: