sabato 3 febbraio 2018
Nel 2017, solo in Italia, si sono stimati circa 369mila malati e le previsioni per i prossimi anni indicano che nel 2030 il tumore sarà la principale causa di morte nel mondo
Giornata contro il cancro tra nuovi casi e falsi miti
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L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro partecipa al World Cancer Day, in programma domenica 4 febbraio, rilanciando anche nel nostro Paese la campagna We can. I can, che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul cancro invitando ognuno a fare la propria parte per renderlo sempre più curabile. Nel 2017, solo in Italia, si sono stimati circa 369mila nuovi casi di cancro e le previsioni per i prossimi anni indicano che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo, dove saranno diagnosticati fino a 21,6 milioni di nuovi casi all’anno. A fronte di questi dati ci sono i progressi della ricerca che negli ultimi due decenni hanno contribuito a far diminuire costantemente la mortalità. In Italia in particolare oggi si guarisce di più, come testimoniano i dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni: la sopravvivenza a cinque anni è aumentata rispetto ai casi diagnosticati nel quinquennio precedente sia per gli uomini (54% vs 51%) che per le donne (63% vs 60%). Nel nostro Paese, oggi, ci sono oltre 3,3 milioni di persone che hanno superato una diagnosi di cancro. (fonte: I numeri del cancro in Italia, 2017 a cura di Aitum e Aiom). Tutti possiamo contribuire a migliorare questo risultato adottando corretti stili di vita: prima di tutto non fumare, quindi consumare cibi che se scelti con attenzione possono diventare validi alleati per la prevenzione, e infine eliminare un altro fattore di rischio, la sedentarietà. Oggi sappiamo che un tumore ogni tre potrebbe essere curato per tempo se tutti aderissimo ai protocolli di screening e di diagnosi precoce. Ma c’è di più: un tumore su tre potrebbe non svilupparsi per nulla se seguissimo stili di vita salutari. La sana alimentazione da sola però non basta. È importante associare a una dieta equilibrata anche un’attività fisica regolare – almeno 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire del 20-40% il rischio di tumore al colon, all’endometrio e del polmone, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno. L’edizione 2018 del World Cancer Day dedica, inoltre, particolare attenzione alla promozione e alla divulgazione di un’informazione puntuale e corretta sul tema cancro. Si tratta di un impegno indispensabile per far maturare una sempre maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica. Proprio per rispondere a questa esigenza Airc ha dedicato sul sito airc.it una sezione con approfondimenti per ‘fare chiarezza’ su alcuni temi su cui c’è confusione: dal metodo Hamer alla terapia Gerson, dalle proprietà della dieta alcalina all’utilizzo del forno microonde. E ancora clisteri quotidiani di caffè, abbinati a una dieta vegana e priva di grassi fatta eccezione per l'olio di lino; i presunti benefici della dieta alcalina, o ancora la "nuova medicina germanica" che considera i tumori come la conseguenza di un conflitto psichico, fino ai presunti rischi nascosti dentro il forno a microonde. Sul cancro dilagano falsi miti e fake news che minacciano la salute di chi ci crede, «totalmente privi di presupposti scientifici».

La terapia Gerson
«È basata su principi non scientificamente dimostrati - avverte l'Airc - e gli studi condotti non hanno mostrato alcun effetto sul cancro». Nata negli Usa negli anni '40 del secolo scorso, si fonda su «una serie di presupposti non scientifici tra cui l'idea che il cancro sia il risultato di uno squilibrio metabolico indotto dall'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo. Propone una dieta vegana e priva di grassi (tranne l'olio di lino), con l'aggiunta di supplementi vitaminici, enzimi pancreatici e diversi clisteri di caffè al giorno. Gli studi condotti hanno dimostrato che non si ottiene alcun miglioramento con questo tipo di regime, ma si rischiano effetti collaterali gravi come squilibri tra sodio e potassio, potenzialmente pericolosi per il cuore».

Il metodo Hamer
«È un metodo basato su premesse non scientifiche che ha già provocato la morte di diversi pazienti», ammonisce l'Airc. «Anche noto come "nuova medicina germanica", o nella variante della "biologia totale, si basa su un insieme di teorie che non sono mai state sottoposte a una sperimentazione seria della validità per la cura dei tumori né di altre malattie. Il presupposto, indimostrato, è che il tumore sia il frutto di un conflitto psichico. Oltre a essere infondati, i principi del metodo negano tutto quello che è stato scientificamente dimostrato sul funzionamento dell'organismo sano e di quello malato». Non solo. «Idee razziste e antisemite sono presenti nella cosiddetta teoria del metodo Hamer», che «rinnega l'uso dei farmaci provocando nei pazienti che lo seguono gravi ritardi nelle terapie e trasformando tumori curabili in forme incurabili».

Il forno a micronde
«Non vi è alcuna dimostrazione che l'uso del forno a microonde aumenti il rischio di cancro - rassicura l'Airc - e ancor meno che il cibo scaldato con questo elettrodomestico possa essere meno nutritivo di quello cotto o riscaldato in altro modo». I forni a microonde, chiarisce l'associazione, «scaldano il cibo grazie all'azione di radiazione a radiofrequenza dotata di una bassa quantità di energia. Solo le radiazioni ad alta energia hanno potere ionizzante, cioè sono in grado di modificare la struttura subatomica della materia e quindi di indurre alterazioni del Dna che possono aumentare il rischio di cancro». Ne deriva che «il cibo scaldato al microonde non è radioattivo, proprio perché non è sottoposto a radiazioni ionizzanti». E dal punto di vista nutrizionale? «In molti casi è meglio cuocere gli alimenti col microonde che con i metodi classici", precisa l'Airc. Un elemento da considerare è invece che «il microonde è meno efficace della cottura classica nell'eliminare eventuali batteri o tossine potenzialmente presenti nel cibo mal conservato, per cui il maggior rischio per la salute è legato all'eventuale cattiva conservazione dei cibi e al conseguente riscaldamento con questo sistema, poco attivo contro i microrganismi».

La dieta alcalina
«Non può combattere il cancro - puntualizza l'Airc - perché gli alimenti non sono in grado di modificare l'acidità o basicità dei tessuti. L'idea che sia possibile combattere il cancro rendendo basico il pH dei tessuti con un intervento esterno è priva di fondamento scientifico», senza contare che «durante la giornata veniamo in contatto con un'enorme quantità di sostanze acide, basiche o neutre». Inoltre «i succhi gastrici necessari alla digestione sono intensamente acidi e quindi sono in grado di acidificare anche l'alimento più basico subito dopo che l'abbiamo ingerito e ben prima che venga assorbito. Il pH dell'organismo ha un valore medio e normale di 7,4, un punto di equilibrio essenziale per la sopravvivenza, che è mantenuto dal sistema metabolico. Se davvero riuscissimo ad alcalinizzare il nostro pH andremmo in alcalosi metabolica, cosa che accade in alcune malattie e richiede un immediato intervento medico perché può uccidere. Gli studi che sostengono un nesso tra dieta alcalina e benefici per la salute sono basati su correlazioni che non hanno un nesso di causa-effetto». La verità è che «nessuna dieta da sola può curare il cancro».

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