martedì 13 maggio 2014
In aumento i controlli dei Monopoli: nel 2013 verificati 23.132 esercizi, accertate 584 violazioni penali. Sono 4.737 i siti web irregolari inibiti. VAI AL DOSSIER
COMMENTA E CONDIVIDI
C'è un calo del 4,3% nella raccolta ufficiale del mercato dei giochi in Italia nel 2013: "appena" 84,7 miliardi di euro a fronte degli oltre 88,5 miliardi del 2012. Il calo si riflette anche nelle vincite, mentre la spesa effettiva, e quindi il conto dei soldi tirati fuori dalle tasche degli italiani senza contare i rigiochi, cioè la quota derivante dalle vincite "reinvestita" nelle macchinette, nei "Gratta e vinci", nelle scommesse, nell’online, ammonta - centesimo più, centesimo meno - a 17,1 miliardi. Una flessione non proprio secondaria (-6,6%) se consideriamo la cifra del 2012 - 18,3 miliardi -. Ma, come segnala l’Agimeg, grazie all’opera dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, lo Stato non ci ha rimesso un solo euro. Anzi! Ci ha guadagnato. Nonostante la flessione della spesa. Le entrate erariali ammontano infatti a 8,179 miliardi rispetto agli 8,037 dell’anno precedente.Virtuosismi del nostro fisco, certo, ai più sconosciuti. Ciò che invece appare di specchiata chiarezza, è la mole di controlli, sanzioni, denunce, che hanno colpito il settore del gioco d’azzardo nel 2013. Stando al "Libro Blu", pubblicato dalla stessa Agenzia Dogane e Monopoli, sono stati passati al setaccio 23.132 esercizi (per un totale di 22,3 milioni di imposta acclarata) e accertate 584 violazioni penali contro le 530 dell’anno precedente. Per quanto riguarda invece le attività di contrasto al settore delle scommesse, sono state sono stati controllati 4.072 esercizi contro i 3.693 del 2012 e accertate 372 violazioni penali rispetto alle 351 del 2012. Le attività di contrasto sul divieto di gioco ai minori hanno portato all’accertamento di 68 violazioni con 65 sanzioni irrogate e 37 esercizi sospesi; 4.737, invece, invece i siti web irregolari inibiti. L’Agenzia, avvertono gli estensori del Libro Blu, verifica «costantemente la regolarità del comportamento degli operatori con l’obiettivo primario di assicurare un ambiente di gioco legale e responsabile in un contesto ampiamente monitorato e tecnologicamente avanzato». A livello regionale, riferisce Agipronews, è la Lombardia a registrare il maggior numero di verifiche, 3.087 nel 2013 per 1,8 milioni di euro di imposta accertata e 23 soggetti denunciati. Segue la Campania con 2.243 esercizi controllati per 3,2 milioni di imposta accertata e 76 persone denunciate.In sostanza, risultano in calo tutti i concorsi, fatta eccezione per il gioco del Lotto, capace di crescere nel 2013 dell’1,8%.Provando a disaggregare i dati tra il gioco "fisico" e quello online, si rileva che la raccolta fisica è diminuita, lo scorso anno, del 4,3%, passando cioè da 73,1 miliardi a 69,9. Un calo maggiore viene invece riscontrato nell’online, dove le giocate sono passate da 15,5 miliardi a 14,8 miliardi, per una diminuzione della raccolta del 4,5%. Questo dato, tuttavia, si scontra con uno scenario non quantificabile ma realisticamente presente. E cioè con la fetta illegale del gioco d’azzardo (che riguarda tuttavia altri settori dei concorsi) non ancora quantificabile, e i cui ricavi non coinvolgono necessariamente operatori italiani oppure operanti in Italia. Non è un mistero, inoltre, il mercato del gioco d’azzardo parallelo gestito dalla criminalità organizzata che darebbe ai numeri fin qui elencati, bel altro spessore. Comunque la spesa legale effettiva su Internet (raccolta meno vincite) ammonta a 725 milioni (era di 744 milioni nel 2012).Le vincite totali (comprensive di quelle derivate dai rigiochi) fanno segnare una flessione del 3,5%: 55,5 miliardi nel 2012 contro i 53,6 dello scorso anno. Considerando sempre le cifre totali, la raccolta maggiore da apparecchi di intrattenimento (newslot e videolottery) è avvenuta in Lombardia (10,2 miliardi circa - il 21,3% del totale - con vincite a 8,24 miliardi, e la spesa a 1,95 miliardi), seguita dal Lazio (5,2 miliardi di raccolta), dall’Emilia Romagna (4,4 miliardi in giocate) e dal Veneto (4,24 miliardi). Molto distanti dal fanalino di coda Valle d’Aosta, dove le giocate si sono fermate a 91 milioni.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: