giovedì 16 febbraio 2017
Iniziativa umanitaria dell'Ospedale della Cattolica e della Ong per sostenere tre strutture sanitarie ad Aleppo e Damasco
Il policlinico Gemelli e la ong Avsi finanziano 3 ospedali in Siria
COMMENTA E CONDIVIDI

Oltre 11 milioni di persone in Siria non hanno accesso alle cure sanitarie, per il 40% sono bambini. La guerra civile ha reso inutilizzabili il 58% degli ospedali, 338 attacchi a strutture sanitarie solo nel 2016, 770 finora i medici e i sanitari uccisi. «Muoiono più persone per la carenza di cure che per la guerra», dice il preside della facoltà di medicina della Cattolica e direttore dela Fondazone Gemelli Rocco Bellantone. Una tragedia nella tragedia. Per questo il policlinico Gemelli e l'ong Avsi lanciano il progetto "Ospedali aperti" per sostenere due ospedali cattolici di Damasco e uno di Aleppo: 9,7 milioni di dollari per il primo anno, 5,8 sia per il secondo che per il terzo. Serviranno per ristrutturare gli ospedali, comprare macchinari e farmaci, sostenere i costi dei ricoveri gratuiti, curare l'aggiornamento professionale di alcune decine di medici.

Il progetto, presentato dai promotori questa mattina al policlinico Agostino Gemelli, è stato voluto e promosso dal cardinale Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, in collaborazione con monsignor Giampietro Dal Toso, attualmente Segretario delegato del Dicastero per il servizio dello Sviluppo umano integrale. Le strutture che beneficeranno del sostegno sono l'ospedale Saint Louis di Aleppo, l'Ospedale Francese di Damasco e l'Ospedale Italiano di Damasco. Per il presidente della Fondazione Gemelli Giovanni Raimondi, «la ricostruzione del tessuto sociale lacerato non può essere solo uno slogan, ma richiede un impegno costante, passo dopo passo. Non è solo un'opera di misericordia corporale, perché tutto ciò aiuterà noi stessi». «Sono strutture che oggi lavorano al 20-30% della loro capacità, vogliamo riportarle almeno al 90%», spiega Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione Avsi, l'organizzazione per la cooperazione allo sviluppo attualmente attiva in oltre 30 paesi in Africa subsahariana, America Latina e Medio Oriente con 130 progetti.

«Oggi l'80% dei siriani vive nella povertà, le infrastrutture del Paese sono distrutte, ma anche la gente è "rotta" nel corpo e nello spirito», dice il Nunzio apostolico, cardinale Mario Zenari, in collegamento video col Gemelli. «Assistiamo ad atrocità incredibili, ma anche - dice il Cardinale - ad esempi eroici di umana compassione. Gesù ha dato l'esempio, quanti malati ha curato, anche di sabato, scandalizzando i Farisei. E il cristiano è tenuto a mettere in atto questa compassione divina. Giovanni Paolo II invitava a "sviluppare la fantasia della carità", papa Francesco "l'immaginazione della misericordia". E' questo che ci spinge a voler tenere aperti gli ospedali cattolici in Siria. Cattolici - precisa Zenari - nel senso di universali, aperti gratuitamente a chiunque ne abbia bisognoso. Perché c'è il rischio che anche la speranza resti sotto le macerie».


«In questo progetto vedo un grande segno di speranza», afferma ancora monsignor Giampietro Dal Toso, del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. «Papa Francesco - assicura - ha grande attenzione per quella che chiama sempre "la mia amata Siria". La Chiesa cattolica aiuta più di 4 milioni di persone tra Siria e Irak con oltre 560 milioni di dollari». «L'iniziativa "Ospedali aperti" è una straordinaria risposta dell'opera di bene e della sua forza vitale rispetto a qualsiasi avversità», è il commento del ministro degli Esteri Angelino Alfano, in un messaggio inviato ai promotori.


Il progetto è in fase di messa a punto. Il personale sanitario siriano, che in sei anni di conflitto non ha potuto accedere all'aggiornamento professionale indispensabile, sarà formato grazie a sessioni tenute dagli esperti dei Gemelli, probabilmente negli ospedali di Beirut in Libano. Per evitare i problemi dell'embargo, che impedisce l'importazione di un apparecchiature che potrebbero essere convertite a scopi militari, i macchinari sanitari saranno acquistati direttamente dagli ospedali grazie ai finanziamenti del progetto, attraverso i canali governativi o la Mezzaluna Rossa.

Per informazioni e donazioni: donaora.policlinicogemelli.it/

https://donazioni.avsi.org/progetto/siriaospedali/



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI