lunedì 10 novembre 2014
​L'ennesimo appello dei gemelli pugliesi, Sergio e Marco Quarta. Dai letti in cui vivono immobilizzati vedono la famiglia in difficoltà economica e le migliaia di euro spese in bollette. «Aiutate i nostri genitori o faremo staccare loro la spina ai nostri macchinari»
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"Aiutate i nostri genitori o faremo staccare loro la spina ai nostri macchinari". È l'ultimo appello lanciato da Sergio e Marco Quarta, i due fratelli gemelli di Merine (Lecce) affetti sin da piccoli dalla sindrome di Deuchenne e costretti entrambi a vivere a letto, attaccati ad un respiratore, in un ambiente perennemente climatizzato allestito dai genitori nella loro piccola casa nel comune salentino. L'appello, rivolto agli organi di informazione, è stato fatto da Sergio, uno dei due gemelli, che l'ha scritto con il suo comunicatore durante uno dei tanti momenti di sconforto del padre Antonio, dovuto all'ennesima cartella di Equitalia ricevuta a casa, questa volta per una bolletta da 1300 euro per la spazzatura non pagata che farà scattare il fermo amministrativo dell'auto dell'uomo. "È solo l'ultimo di una lunga serie di problemi - commenta desolato Antonio Quarta - come se non bastasse si è aggiunta in questi giorni anche la bolletta per il gas metano. Tremila euro e rotti da pagare. Ma come faccio? Se mi fermano anche l'auto è finita. Come potrò muovermi? Purtroppo – continua Antonio - Sergio e Marco sono ragazzi intelligenti che capiscono tutto, anche le continue difficoltà legate alla loro complicata assistenza che tento loro di nascondere. L'altro giorno Sergio si è accorto che qualcosa non andava, mi ha chiesto spiegazioni e mi ha chiesto di staccare la spina". L'appello è rivolto ancora una volta, come già avvenuto in passato per altre difficoltà legate all'assistenza dei gemelli, alla Regione Puglia che, come sostiene il signor Antonio "da anni ormai non risponde più alle nostre sollecitazioni", l' ultima riguarda l'assegno personalizzato richiesto per Sergio e Marco e ancora non corrisposto.
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