sabato 21 settembre 2013
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«Il lavoro dei saggi è importante, ma sono proposte. E io non partirei dalle mediazioni, ma dalle proprie bandiere. Insomma, proverei comunque a vedere se ci sono le condizioni per una svolta storica in senso presidenziale». Lo dice Maurizio Gasparri (Pdl), vicepresidente del Senato che spiega: «Personalmente io sarei favorevole al presidenzialismo americano. Ma si possono anche esaminare la variante europea del semipresidenzialismo francese o la proposta dell’elezione diretta del premier, sulla base del sistema già in vigore per i sindaci, che ha dato ottima prova di sé. Credo sia necessario, ormai, collegare formalmente il leader con gli elettori. Del resto questa tendenza in Italia è già in atto da tempo, si tratta solo di costituzionalizzarla».Il Pdl si attesta sulla linea o presidenzialismo o morte, oppure accetterebbe di rafforzare il premier?Ritengo che rafforzamenti dei poteri decisionali siano comunque importanti. E già noi abbiamo votato a favore del premierato nel 2006. Questo però non significa che in Parlamento partiremo ripiegando la bandiera del presidenzialismo.Come cambiare la legge elettorale è la questione sulla quale i saggi si pronunciano con più prudenza.Resto convinto che la prima e più importante riforma sia la reintroduzione della preferenza per una vera scelta dei cittadini. Non sono favorevole ai collegi, perché anche con i collegi è possibile alle segreterie dei partiti "nominare" una buona parte dei parlamentari.
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