mercoledì 13 giugno 2018
L'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, ha presentato stamattina la sua relazione annuale in Senato, evidenziando dieci criticità
Emergenza educativa, povertà e minori soli le tre sfide dell'Italia
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Ascoltare la voce dei bambini non è una concessione, ma un una possibilità che deve essere garantita a tutti. Eppure nel nostro Paese manca una chiara «individuazione dei livelli essenziali dei diritti civili e sociali dei minori», come pure una «cabina di regia unitaria che coordina gli interventi pubblici e privati» a tutti i livelli. E ancora manca, questa la terza richiesta dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza nel corso dell"annuale relazione al Parlamento avvenuta stamane al Senato, «un sistema organico di raccolta dati sulla violenza ai danni dei bambini». Infine, l'ultima sottolineatura della garante Filomena Albano, l'Italia non ha ancora «forme strutturate di consultazione dell'Autorità in ordine alla formazione degli atti normativi».

Dieci, infatti, sono le criticità che si rilevano scorrendo le 200 pagine della relazione evidenziate dal Garante, che spaziano dall'emergenza educativa all'introduzione della mediazione come materia scolastica; dalla nomina quanto prima dei tutori volontari per i minori stranieri non accompagnati fino a garantire i diritti e gli affetti dei minori fuori dalla famiglia d'origine, passando per la nascita in Italia di un ordinamento penitenziario minorile.

Il compito del Garante e di tutti gli adulti, ricorda difatti il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nel corso del suo intervento, «è quello di rendere visibili fenomeni latenti», perché c'è ancora tanto da fare in questo ambito. Il suo auspicio, ad esempio, è «che in questa legislatura si possa finalmente affrontare e portare alla approvazione un provvedimento che istituisca il Tribunale della famiglia», perché è indispensabile oggi con i tanti mutamenti sociali in corso che «vi sia un elevato grado di specializzazione della magistratura».

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