venerdì 11 novembre 2016
Una mostra di immagini scattate da Virgilio Carnisio sui mestieri di una volta e guardare al futuro della formazione artigiana. Un premio dedicato all'«intelligenza del fare»
foto Virgilio Carnisio

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Dalle fabbriche a conduzione familiare alle botteghe artigiane, dalle latterie del centro alle osterie, la Milano degli anni '60-'70 aveva luoghi e persone che custodivano e alimentavano la tradizione del saper fare artigiano.


Per riscoprire la bellezza e l'opportunità che si aprono oggi nell'apprendere un mestiere, la scuola professionale regionale Galdus, in collaborazione con la Fondazione 3M e con la biblioteca comunale centrale Sormani, ha ripercorso la storia delle botteghe milanesi, attraverso una selezione di fotografie di Virgilio Carnisio. Immagini che ritraggono Milano e il suo “fare quotidiano”, presentata dal critico fotografico Roberto Mutti.


"La nostra scuola - afferma Paola Missana, direttore generale della scuola Galdus - è uno dei luoghi dove oggi si imparano i nuovi mestieri, dalla ristrutturazione d'interni all'oreficeria, dalla ristorazione alla domotica. Il tutto grazie a una stretta sinergia tra scuola e impresa che garantisce ai tradizionali mestieri di rinnovarsi ed evolvere in linea con i bisogni del mercato".


A raccontare l'esperienza e le opportunità di oggi nel suo settore di riferimento, rispetto a materiali, tecnologie, didattica e competenze richieste l'architetto Stefano Mutti, imprenditore e docente alla scuola professionale Galdus.

L'iniziativa, nata in collaborazione con Fondazione 3M, nel cui archivio fotografico sono custoditi gli originali delle fotografie di Carnisio e oltre 110 mila immagini provenienti dalla storica azienda fotografica italiana Ferrania, si inserisce nella rassegna culturale del premio Galdus 2017, concorso letterario e artistico nazionale, dedicato a "L'intelligenza del fare".

"Come in passato -spiega Diego Montrone, presidente di Galdus- si imparava un mestiere in bottega e seguendo un maestro, oggi è la formazione professionale che in collaborazione con i professionisti e le aziende forma i nuovi artigiani, rispondendo alle richieste del mercato del lavoro".


"Attualmente scelta dal 20% degli studenti lombardi dopo la terza media, circa 45.000 giovani, la formazione professionale inserisce nel mondo del lavoro circa il 75% dei suoi studenti. Grazie al sistema duale, sono oltre 2.500 i giovani che, in pochi mesi, hanno un contratto di apprendistato", conclude.


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