giovedì 19 maggio 2016
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Bari. Timbrava il cartellino e poi andava in giro a fare acquisti o ad accompagnare i familiari in auto. In particolare il martedì, che probabilmente era il giorno in cui gli impegni personali più richiedevano la sua presenza. Peccato che, mentre se ne occupava, risultasse anche presente in ospedale, facendo il medico di professione. I carabinieri del Nas di Bari, coordinati dalla Procura del capoluogo pugliese, hanno arrestato un dirigente sanitario in servizio presso il Policlinico di Bari. L’uomo, assegnato all’ufficio qualità, è accusato di truffa aggravata all’ente pubblico. Le indagini – un mese tra pedinamenti e controlli – hanno accertato come il medico, subito dopo aver inserito il badge nell’apparecchio di registrazione all’ingresso dell’edificio, puntualmente si allontanasse dall’ospedale. In serata, poi, dopo avere sbrigato le sue faccende, rientrava al lavoro registrando falsamente l’uscita col badge e garantendosi così la retribuzione per ore di lavoro non effettuate. Il medico si trova ora agli arresti domiciali e dovrà rispondere di truffa aggravata in danno di ente pubblico. E “furbetto”, stavolta per motivi sportivi, era anche il capo della polizia municipale di Casavatore: anziché svolgere il suo ruolo, pur di spicco, dopo aver timbrato il cartellino regolarmente si spogliava della divisa e metteva una tuta per andare ad allenare una squadra di pallacanestro. Il singolare caso di assenteismo ha portato il gip del tribunale di Napoli Nord ha emettere una sospensione dall’esercizio delle funzioni per 4 mesi a carico del vigile, che ora deve rispondere di truffa aggravata e assenza da un servizio pubblico. L’indagine, partita a febbraio 2016, mostra come l’uomo sistematicamente evitasse di far risultare la sua assenza nel sistema elettronico e a volte si facesse anche pagare lo straordinario.
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