martedì 28 maggio 2013
Un corteo di amici ha scortato il feretro della sedicenne uccisa dal fidanzato fino al luogo delle esequie. Il ministro per le Pari opportunità alla cerimonia: «Lo Stato deve impegnarsi di più». Alla Camera osservato un minuto di silenzio.
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Il feretro di Fabiana Luzzi è giunto al palazzetto dello sport di Corigliano Calabro a bordo di un carro funebre scortato da due auto dei carabinieri. Quando la bara bianca, coperta da rose bianche, è stata presa per essere portata nel palazzetto, gli amici, radunati nel piazzale antistante la struttura, hanno liberato in cielo decine di palloncini bianchi ed altri a forma di lettere legati tra loro a formare il nome della ragazza. Un ministro dei testimoni di Geova ha tenuto l'orazione funebre, nelle esequie off limits per fotografi e telecamere.

Il ministro per le pari opportunità, Josefa Idem, ha incontrato a Corigliano la famiglia della sedicenne uccisa e bruciata viva dal fidanzato. Il ministro è stata in visita nella casa della famiglia Luzzi, dove ha incontrato i genitori della ragazza e i parenti prima delle esequie. "Con la mia presenza al funerale di Fabiana voglio innanzitutto essere vicina alla famiglia per testimoniare il dolore di tutti gli italiani e le italiane per questa perdita così tragica e assurda" - ha detto il ministro - Sento di dover chiedere perdono a lei e a tutte le donne, uccise per mano di chi abusa della parola 'amore'. Lo Stato deve rendere più effettivo il suo impegno, essere ancora più vicino alle vittime", ha aggiunto. L'aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio per ricordare la giovane Fabiana Luzzi, uccisa a Corigliano dal fidanzato diciassettenne. Prima del momento di raccoglimento, la vice presidente del Senato Linda Lanzillotta ha detto che il Senato si unisce al cordoglio per la scomparsa della ragazza, vittima di un "crudele assassinio frutto di cieca violenza", di "un'idea perversa" di amore, e "condivide il dolore della famiglia e lo sconcerto di una comunità".

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