giovedì 6 febbraio 2014
​Appello del parroco di Cassano allo Ionio. Preghiere e lacrime ai funerali del bambino di tre anni ucciso e poi dato alle fiamme insieme al nonno. Palloncini e confetti bianchi.
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​"Non si devono nutrire sentimenti di vendetta perché con la vendetta si finisce nel baratro". Queste le parole pronunciate da don Silvio Renna, parroco della chiesa di San Francesco di Cassano allo Ionio, nel corso dei funerali di Cocò Campolongo e del nonno Giuseppe Iannicelli. Don Silvio ha concelebrato il rito funebre insieme al cappellano del carcere di Castrovillari, don Nicola Arcuri. I due sacerdoti hanno più volte esortato i familiari del bambino ucciso e bruciato a trovare conforto nella fede. "Aver ucciso un bambino di tre anni ed averne bruciato il corpo - ha aggiunto don Silvio - è un fatto che ci fa rabbrividire. Rispetto a quanto è stato detto e scritto in questi giorni c'è poco da aggiungere. Adesso è l'ora del silenzio perché solo nel silenzio possono maturare le cose gradi della vita. Fa più rumore un albero che cade, infatti, che una foresta che cresce". Rivolgendosi poi ai genitori del bimbo, il sacerdote li ha esortati a "non piangere" perché "sono certo - ha detto - che in questo momento il piccolo Cocò ci guarda dal paradiso. In questi momenti bisogna scoprire il valore della condivisione". Nel corso della messa è stato letto anche un messaggio di alcuni cugini di Cocò. "Lui - hanno scritto - era un bambino sempre allegro, che amava vivere. Gli hanno strappato la vita con brutalità lasciandoci, noi tutti, orfani dei suoi occhi, del suo affetto e del suo amore". Palloncini e confetti bianchi sono stati lanciati all'uscita dalla chiesa. Il feretro di Cocò, avvolto da orchidee bianche, e quello del nonno, sono giunti prima a casa della famiglia Iannicelli dove si sono fermati per poi raggiungere la chiesa dove si è svolto il rito funebre. Il corteo era accompagnato anche da una banda musicale che ha suonato musiche allegre, così come è tradizione in occasione dei funerali di bambini. Lungo il corteo funebre, la mamma di Cocò, Antonia Iannicelli, ha continuato a stringere tra le mani la foto del figlio. Giunti in chiesa si sono poi vissuti momenti di grande commozione e dolore. Nella chiesa di San Francesco c'erano anche il padre, le due nonne e lo zio del bambino, che sono attualmente detenuti nel carcere di Castrovillari, ai quali è stato concesso di partecipare ai funerali. Al momento dell'incontro di tutti i familiari del bimbo e di Giuseppe Iannicelli ci sono stati pianti continui e scene di profondo dolore. A Cassano allo Ionio è stato dichiarato anche il lutto cittadino proclamato dal Comune.
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