martedì 17 marzo 2015
​Le parole di monsignor Piemontese alle esequie del giovane ucciso a bottigliate senza un perché. "Era generoso e depurava la nostra città dal virus del razzismo".
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​"La soppressione dell'altro nasce dal fatto che non viene accolta la diversità. Caino frustrato non accetta Abele gratificato. L'omicidio nasce dall'uomo che accetta solo se stesso e altri uomini come se stesso". Lo ha detto il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese, durante l'omelia in occasione dei funerali di David Raggi, il giovane ucciso con una bottigliata da uno straniero davanti a un locale di Terni senza un motivo. "David - ha aggiunto padre Piemontese - era un giovane generoso, amante della vita, che con la sua testimonianza insieme a tanti giovani contribuiva a purificare l'aria della nostra città dai virus che favoriscono violenza, insicurezza, intolleranza e razzismo". Il vescovo ha sottolineato come "il non senso della morte, specie una morte così tragica trova nel credente il conforto che viene dall'alto. Fin dal momento della morte di David tutti noi abbiamo manifestato con gesti e con parole non solo il dolore, l'affetto e la vicinanza alla famiglia Raggi, ma anche l'indignazione, la rabbia nei confronti di chi direttamente o indirettamente c'entra in questa sciagura. Grazie alla famiglia Raggi per la dimostrazione di compostezza civile ed esempio di fede e di cristiana accettazione nella comunità di Dio". Oltre ai familiari e a tanti cittadini, che hanno affollato il Duomo di Terni per le esequie, presente con uno striscione anche la comunità straniera: "La consulta per l'integrazione di Terni è vicina alla famigliaRaggi. Dobbiamo combattere ogni forma di violenza". Al termine deifunerali, fuori dalla chiesa sono stati lanciati il aria tanti palloncini colorati.
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