lunedì 17 novembre 2014
​Il tunnel autostradale da oggi è raddoppiato. I lavori sono iniziati quattro anni fa, il transito sarà possibile nel 2019.
COMMENTA E CONDIVIDI
​​Da oggi il tunnel autostradale del Frejus è a doppia galleria. L'ultimo diaframma della seconda canna tra Italia e Francia - che entrerà in funzione nel 2019 - è stato abbattuto, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, di Giuseppe Cerutti, presidente della Sitaf, la società concessionaria con la francese Sftrf del tunnel Autofrejus. La galleria è lunga 12.878 metri di cui 6.380 in territorio italiano, ha un diametro interno di 8 metri ed è dotata di 34 rifugi (16 di competenza italiana). I lavori erano iniziati quattro anni fa, il costo complessivo, equamente diviso tra Italia e Francia, 407 milioni di euro. Ci sono voluti più di mille giorni per scavare i 13 chilometri e ci vorranno altri tre anni per gli impianti e strutture di servizio, ma è bastata la decisione del sindaco di Torino e del presidente della Provincia di vendere le quote degli enti locali all’Anas per 50 milioni di euro per scatenare un mare di polemiche e la decisione dei soci privati, in particolare del gruppo Gavio (che ha messo sul piatto 70 milioni), di disertare la cerimonia con diffida alla vendita. Per una volta il costo delle opere civili è più basso in Italia, 102 milioni di euro, rispetto alla Francia dove sono stati spesi quasi 156 milioni. Adesso restano da appaltare gli altri lavori, quelli per gli allestimenti degli impianti (la delibera Cipe fissa in 204 milioni il costo complessivo dei lavori lato Italia). Secondo le previsioni entro la fine del 2019 la seconda galleria sarà aperta al traffico rispettando le direttiva comunitarie delle gallerie inserite nella rete Ten. Lo scavo è iniziato nei primi giorni di luglio del 2011 dal lato francese. La seconda galleria corre parallela a quella già in esercizio e ad essa sarà unita da una serie di rami di collegamento in cui sono situati gli impianti e i rifugi di emergenza. Dopo l’abbattimento dell’ultimo diaframma, la Tbm sarà trasferita ora sul piazzale di Bardonecchia entro una quindicina di giorni per essere smontata. Un’operazione che dovrebbe essere completata in 3 mesi. partire dal confine italo-francese.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: