sabato 24 luglio 2010
«Non possono esserci regole su come, quando e se esporre il crocifisso. È un diritto che nessun Tribunale potrà toglierci». Così il titolare della Farnesina in un dibattito a Orvieto.
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«Non possono esserci regole su come, quando e se esporre il crocifisso. Questo diritto nessun Tribunale ce l'ho potrà togliere. È un diritto che nessuno può togliere perchè noi rispettiamo il diritto di chi non crede e rivendichiamo il diritto dei credenti di farlo con i loro simbolo». Lo afferma il ministro degli Esteri Franco Frattini in un passaggio del suo intervento alla tavola rotonda "Identità italiana e libertà della Chiesa" in corso a Orvieto.«La Corte di Strasburgo - prosegue il titolare della Farnesina - ha detto una cosa offensiva ed inaccettabile quando ha detto che il crocifisso sarebbe un simbolo di divisione che divide coloro che credono, da coloro che non lo fanno. Il crocifisso è un simbolo di riconciliazione, un simbolo nel quale gente ha cercato la pace».Il Ministro degli Esteri ricorda poi un episodio della sua esperienza da commissario europeo: «Ero a Bruxelles e sono andato in un grande magazzino per comprare le statuette del presepe. Lì - racconta - ho letto un cartello in cui c'era scritto "Qui non si vendono simboli religiosI", quindi le statuette non erano in vendita perchè offendevano chi non crede. Questo è un messaggio distorto di una mentalità presente non solo a Strasburgo, ma che si diffonde come un tumore da estirpare e cioè che professare la mia religione sia un attacco alle altre».Sul tema della libertà di religione, Frattini ha poi annunciato che il presidente del Consiglio, Silvia Berlusconi, ha portato la questione del diritto di professare la propria religione al Consiglio europeo in modo «da ottenere una risoluzione in cui si sottolinei che la libertà di tutte le religione non è una questione che riguarda solo noi, ma ogni paese del mondo. Il governo italiano preparerà una risoluzione sul diritto della libertà religiosa nel mondo da portare a settembre all'assemblea dell'Onu».
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