lunedì 23 dicembre 2019
Minacce e voci che puzzano di camorra contro il comandante Chiariello che difende la legalità. Ma la gente è dalla sua parte e si mobilita. Il sindaco: nessuno lo manda via
Calunnie per allontanare il capo della Polizia locale che «dà fastidio»
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Sebbene qualcuno voglia mandarlo via e puzzi di camorra, difficile ci riesca. Perché il comandante della Polizia locale sta dando fastidio. Perché lui e i suoi colpiscono senza sconti a nessuno. Bastonando chi sversa illegalmente rifiuti, chi parcheggia nei posti riservati ai disabili, chi guida senza assicurazione del veicolo e a volte senza patente, chi vuol realizzare mercatini di Natale senza le più elementari (e legali) norme di sicurezza, chi organizza concerti senza neppure chiedere autorizzazioni e via così, fuori dalle leggi. Ha dieci uomini e, secondo le normative, la Polizia locale di Frattamaggiore (Napoli) dovrebbe averne in organico cinquanta. Si fanno lo stesso in quattro.

Esempio? Centosette sanzioni dal marzo scorso per occupazione di suolo pubblico, novantasette delle quali a esercizi commerciali, con conseguente evasione del fisco locale. A proposito, sempre dal marzo scorso sono lievitati i tributi versati al Comune, quindi potrebbero farlo anche i servizi ai cittadini.

Così Chiariello è insultato e minacciato sui social, ma fin qui non troppo sorprendente, né preoccupante. Adesso però la faccenda ha preso una piega nuova e la puzza di camorra è diventata più forte. C’è chi, restando al buio, fomenta, calunnia, spinge perché il comandante della Polizia locale, Biagio Chiariello, venga, come minimo, spedito altrove. Appena otto mesi dopo esser arrivato qui per aver vinto un concorso.

La gente ha fiutato l’aria, ha saputo, sta muovendosi. La gente per bene. «Bisogna scendere e fare le barricate», spiega Monica Capo, portavoce dell’associazione “ViviAmo la città”. «Abbiamo sentito che vogliono ostacolarlo e credo lo stiano già facendo», avvisa Marino Landolfo, presidente di “Bici per la città”. Ma «è lui che ci sta facendo credere ancora nelle istituzioni - spiega Silvana Interino, del “Movimento italiano casalinghe” di Frattamaggiore -. Sta combattendo per la legalità, chi vuole mandarlo via ha qualcosa da nascondere». E poi Angelica Argentiere, presidente di “Sottoterra movimento antimafie”: «Grazie al lavoro del comandante Chiariello e di tutta la Polizia locale», perché «stanno liberando questa città». A proposito, «dobbiamo ancora giustificare una persona perché sta facendo il suo dovere? Siamo all’assurdo», aggiunge Angelica.

Il sindaco, Marco Antonio Del Prete, garantisce: «Nessuno deve preoccuparsi. Se il comandante Chiariello se ne andrà da Frattamaggiore, è perché lo deciderà lui, non perché qualcuno lo manda via». Le voci che girano? «Sciocche – le definisce -. Non vedo chi potrebbe mandarlo via, sono io il sindaco». Infine «siamo con lui contro l’illegalità» e «parlo a nome della giunta, ma credo anche di tutto il consiglio comunale».

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