mercoledì 25 novembre 2015
​Perquisizioni nel Ticino negli uffici e nelle abitazioni di un broker finanziario accusato di una truffa milionaria. (Nello Scavo)
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La polizia svizzera, per ordine della procura di Lugano, ha perquisito in territorio elvetico abitazioni e uffici del broker finanziario Leonida Rossi, accusato di una truffa, arrivata nel tempo a 20 milioni di euro. Le spericolate operazioni finanziarie sono state condotte ai danni danni dell’Ordine dei Frati minori francescani. Attività investigative legate alla stessa vicenda sono in corso anche in Italia da parte della Guardia di Finanza che sta stringendo il cerchio intorno a 4 persone sospettate di appropriazione indebita. Secondo quanto si è appreso da fonti contattate in Svizzera, la denuncia è stata presentata a Lugano dalla Curia Generale dei Frati minori francescani ed il procuratore federale di Lugano Noseda ha disposto le perquisizioni. Analoga denuncia era stata presentata anche a Roma e Milano. Il broker - secondo quanto si è saputo a Lugano - avrebbe ricevuto, nel tempo, dall’ex economo dell’Ordine dei frati minori somme fino a 20 milioni di euro, per investirle in Svizzera a tassi di interesse - aveva assicurato - non inferiore al 12 per cento. Rossi avrebbe corrisposto inizialmente alcune somme corrispondenti agli interessi, poi - secondo la denuncia dei francescani - non avrebbe restituito né capitale, né interessi, determinando in tal modo l’ammanco nella cassa dell’Ordine dei frati minori. Già lo scorso 17 dicembre il ministro generale, fra Michael A. Perry, aveva reso pubblica la situazione dell’Ordine, comunicando l’esito delle indagini interne e annunciando l’intenzione di ricorrere alle autorità civili. Leggi la lettera
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