mercoledì 5 agosto 2015
​Dopo la tromba d'aria dell'8 luglio sulla Riviera del Brenta, con 4 vittime, questa volta è stata una bomba d'acqua, scatenatasi tra Cortina e San Vito di Cadore, nella Valle del Boite.
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Il Veneto ancora una volta flagellato da eventi atmosferici estremi, che la scorsa notte hanno causato almeno 3 morti. Dopo la tromba d'aria dell'8 luglio sulla Riviera del Brenta, con 4 morti, questa volta è stata una bomba d'acqua, scatenatasi tra Cortina e San Vito di Cadore, nella Valle del Boite, a causare una serie di frane e smottamenti. Frana travolge auto parcheggiate. La più imponente, innescata dall'esondazione del torrente Ru Secco, che ha fatto tracimare un bacino di contenimento, ha travolto alcune automobili a San Vito, in provincia di Belluno. Su una di queste si trovava una coppia di giovani coniugi polacchi: lei è rimasta incastrata nell'abitacolo ed è stata tratta in salvo dai pompieri, lui è stato recuperato poco lontano, ormai privo di vita. La coppia stava dormendo in macchina nel parcheggio della partenza della seggiovia di San Marco, quando la frana ha trascinato la loro auto a valle assieme ad altre 4 vetture, una delle quali è stata trasportata dalla massa di sassi e acqua fino a San Vito.Durante le ricerche dell'uomo sono stati rinvenuti altri due corpi senza vita. Si tratterebbe di un uomo di circa 40 anni, ritrovato a valle nei pressi del fiume Boite, e di una ragazza. Sulla lunghezza della frana continuano le ricerche dei soccorritori. Cortina isolata. La frana, venuta giù come già in passato dalle pendici del monte Antelao, ha invaso la statale Alemagna, isolando così per alcune ore Cortina d'Ampezzo, e ha raggiunto un'abitazione, dove non c'era nessuno, innescando allagamenti e colate di fango che hanno interessate altre case ed esercizi commerciali. Travolto anche un piccolo ponte lungo la pista ciclabile di San Vito. Nella zona stanno lavorando da ore una trentina di vigili del fuoco e di volontari. Frana anche a Cancia. Ma San Vito non è stato l'unico colpito dal fortissimo nubifragio. Un'altra frana è scesa a valle nella zona di Borca di Cadore, a Cancia, dove nel luglio del 2009 un fenomeno analogo causò la morte di due persone, madre e figlio, sepolte nella loro baita da fango e sassi, e una terza si è scaricata invece nei pressi di Auronzo, ricoprendo la strada regionale 48 delle Dolomiti. Qui il fenomeno è stato provocato dalla tracimazione del torrente Giralba. Come sulla statale Alemagna, anche in questo caso la circolazione è bloccata. Disperso un ciclista. Sono in corso le ricerche di un ciclista a Peaio, nella zona del Cadore, dove a causa delle piogge si sono verificate alcune frane. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco di Belluno anche con la squadra sommozzatori per le ricerche nel lago. Non è chiaro se il ciclista, che è stato visto su un ponte mentre arrivava la frana, sia stato travolto dai detriti. Sono in corso le verifiche.
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