mercoledì 9 gennaio 2013
Salta l’incontro che doveva tenersi domani. Quattro cattolici in lista con i Democratici. Per il Pd in pista Emma Fattorini, docente di storia alla Sapienza; Edo Patriarca, presidente del Centro nazionale volontariato; Ernesto Preziosi, direttore dell’istituto Toniolo ed ex vicepresidente di Azione Cattolica; Flavia Nardelli segretario generale dell’Istituto Sturzo e figlia dell’ex-leader della Dc Flaminio Piccoli.
INTERVISTE Dellai (Scelta civica) | Lupi (Pdl) | Patriarca (Pd)
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​Il Pd apre le sue liste ad alcuni esponenti cattolici, mentre salta la riunione del forum di Todi che si sarebbe dovuta tenere domani (si era parlato anche della partecipazione di Mario Monti), incontro che si è voluto sottrarre a possibili «strumentalizzazioni elettorali».Il poker di cattolici "doc" presentato ieri dal Pd è composto da Emma Fattorini, Edo Patriarca, Ernesto Preziosi e Flavia Piccoli Nardelli. Ne aveva parlato Pier Luigi Bersani lunedì, ieri ne sono stati resi resi noti i nomi. Emma Fattorini è docente di storia contemporanea alla Sapienza; Edo Patriarca è il presidente del Centro nazionale volontariato ed è stato segretario del Comitato organizzatore delle Settimane sociali; Ernesto Preziosi è direttore dell’istituto Toniolo della Cattolica, dopo aver ricoperto la vicepresidenza di Azione Cattolica; Flavia Piccoli è segretario generale dell’Istituto Sturzo, ed è la figlia dell’ex leader della Dc, Flaminio.Invece, come detto, il Forum delle associazioni cattoliche del mondo del lavoro e dell’impresa ha deciso di far saltare l’incontro di domani, anche se - sotto traccia - resta ancora in piedi l’ipotesi di una riunione a porte chiuse, lontana dal pressing politici e giornalisti, cui starebbe lavorando il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Gli eventi della campagna elettorale, maturati in fretta, hanno reso più difficile, evidentemente, definire i contorni di quella «nuova offerta politica» cui pure si era lavorato, e le valutazioni sulle scelte fatte da Monti per le sue liste non erano univoche. «Mettiamola così, bisogna riflettere sulla gestione di questa fase elettorale, non solo, della composizione delle liste. Liste delle quali, peraltro, non sappiamo niente», non nasconde la sua amarezza Carlo Costalli. Per il presidente dell’Mcl «è stata un po’ colpa di tutti, non essere riusciti a mettere in campo quel confronto che auspicavamo». Il Forum «stigmatizza le ricostruzioni» sulla riunione di domani: «Inspiegabilmente è stata fatta trapelare un’interpretazione tutta in chiave elettoralistica di una riunione già programmata chiamando in causa anche il Presidente del Consiglio». E a nessuno «è consentito prospettare scenari irrealistici o peggio strumentalizzare per motivi elettoralistici e personali valori comuni». Il Forum ricorda infatti che la riunione delle sole sette organizzazioni e «abitualmente a porte chiuse, è stata programmata esclusivamente per fare il punto, dopo le conclusioni dell’ultimo incontro di Todi 2, sulla situazione economica e sociale».La Coldiretti, che non aveva partecipato a "Todi 2" per «evitare che l’«ambizioso progetto» fosse «strumentalizzato come vetrina verso questa o quell’ipotesi di candidatura» aveva confermato le sue perplessità attraverso il presidente Sergio Marini, «con l’aggiunta di una buona dose di confusione».​​
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