venerdì 22 febbraio 2019
Il vescovo Renato Boccardo: episodio triste e gravissimo, rivela il clima che si sta diffondendo nel Paese. Intanto l'insegnante si scusa: volevo fare integrazione
La scuola elementare di Foligno al centro del "fattaccio"

La scuola elementare di Foligno al centro del "fattaccio"

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“Mio figlio è scosso, è tornato a casa dicendo che voleva cambiare scuola”. Il giorno dopo la rivelazione del "fattaccio" il padre dei due bambini di colore umiliati dal maestro, parla accompagnato dall’avvocato Silvia Tomassoni: “Non è un esperimento sociale, è un episodio di razzismo - dice - I miei figli stanno molto bene nella scuola con gli altri bambini, il problema è soltanto con questo maestro. In tanti anni è la prima volta che mi succede. Da quando sto qui, mai avuto un problema nemmeno sul lavoro”, spiega, sottolineando che già qualche giorno primo aveva avuto delle avvisaglie: “Mia figlia più piccola – spiega – era tornata a casa ed aveva detto alla mamma che il maestro l’aveva trattata male, che non le voleva bene, senza scendere in dettaglio Solo dopo, quando è successo al fratello, ci ha detto tutto”. Nigeriano, il padre è in Italia da 18 anni e a breve otterrà la cittadinanza.

Le scuse del maestro. Con un incarico di supplenza sino al 30 giugno per l’insegnamento alternativo alla religione cattolica, assistito dall’avvocato Luca Brufani, il maestro, dopo aver rilanciato la tesi dell'esperimento, presenta le sue scuse. Secondo il docente si è trattato di un "malinteso", sottolinea il legale, per il quale ha fatto "le sue scuse ai genitori dell'alunno e più in generale a quelli dell'intera classe". "Il mio assistito - ha sottolineato il legale - può essere qualificato come simmetrico opposto rispetto al concetto di razzismo e questo viene dimostrato sia dalla sua personalità sia dai sui trascorsi, i suoi studi e dalla sua sensibilità".

Il legale ha sostenuto che sarebbe stato "uno l'episodio in questione e coinvolgerebbe il bambino, mentre la sorellina, che frequenta un'altra classe, non sarebbe stata coinvolta". Inoltre - ha proseguito - "il mio assistito afferma con decisione di avere preventivamente chiesto si ragazzi se fossero d'accordo nel fare questa lezione e loro hanno dato il consenso". Adesso per la difesa c'è da fronteggiare anche il provvedimento di sospensione cautelare deciso dal ministero dell'Istruzione. "Abbiamo cinque giorni di tempo - ha concluso l'avvocato Brufani - per presentare delle memorie difensive così da scongiurare la convalida".

Il vescovo. "Un episodio triste e gravissimo. Mi sembra riveli un po' il clima che si sta diffondendo sempre di più anche nel nostro Paese": monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, commenta così quanto avvenuto nella scuola elementare di Foligno. Per il presule "è vero che c'è un crescendo preoccupante di episodi, chiamiamoli razzisti, che ci fanno temere per la convivenza civile del nostro Paese". "Un clima di diffidenza e di opposizione - ha aggiunto - riguardo alle differenze. Mi fa piacere però che un episodio di questa portata susciti delle reazioni a livello locale e nazionale, perché vuole dire che gli italiani hanno ancora una coscienza e hanno ancora una attenzione e una sensibilità che apparentemente sembra venire meno ma che nel fondo costituisce il grande patrimonio del nostro Paese".

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