giovedì 2 aprile 2020
Le telecamere di sicurezza lo hanno ripreso. In bicicletta e con la mascherina di protezione porta la bomba dentro una busta di plastica. Rafforzata la tutela dei titolari, testimoni contro i clan mafiosi
L'attentato al centro anziani di Foggia

L'attentato al centro anziani di Foggia - Ansa

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Aveva addirittura la mascherina l'uomo che ieri alle 15 ha fatto esplodere una bomba davanti al centro diurno per anziani "Il Sorriso di Stefano" a Foggia. Come un normale cittadino. Forse per evitare di essere fermato o, molto più probabilmente, per coprirsi il viso. È infatti difficile pensare che ignorasse la presenza delle telecamere di videosorveglianza. Che, infatti, hanno ripreso tutta la scena, dal suo arrivo alla fortissima esplosione. Un video che è diventato virale su tutti i social, per l'evidente interesse per un'azione così sfrontata in questi giorni di emergenza coronavirus.

Nelle immagini delle telecamere di sicurezza del centrosi vede chiaramente un uomo incappucciato e con la mascherina di protezione, arrivare in sella ad una bicicletta (forse per giustificare meglio la sua presenza fuori casa), con in mano una busta verde. L'uomo piazza il sacchetto ai piedi della saracinesca, si guarda intorno per assicurarsi che non ci sia nessuno, poi accende una miccia e fugge via. Dopo circa 50 secondi si verifica l’esplosione. Nel video non si vedono altre persone coinvolte. Dunque l'attentatore avrebbe agito da solo. Gli inquirenti non escludono che possa trattarsi della stessa persona già ripresa in occasione della prima intimidazione avvenuta il 16 gennaio scorso sempre ai danni dello stesso centro.

Dopo questa seconda bomba il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, al termine di una riunione del Coordinamento Provinciale delle Forze di Polizia, ha disposto un’ulteriore intensificazione delle misure di vigilanza davanti ai luoghi di lavoro e le abitazioni dei fratelli Cristian e Luca Vigilante, manager della società "Sanità Più", proprietaria del centro, già da tempo sotto scorta, per le loro denunce contro i clan mafiosi. Malgrado queste gravi minacce i fratelli Vigilante non mollano, e sulla pagina facebook della società scrivono frasi molto forti. "Questa gente priva di cuore e di ogni valore è esattamente come il virus che il mondo intero unito sta cercando di debellare, incurabile. I malavitosi sono un virus multiforme che muore e rinasce sotto nuove vesti e si moltiplica infettando gente sana trascinandola nel vortice del male e del malessere" . Poi nel post c'è anche un riferimento alle famiglie dei criminali. "I figli dei malavitosi sono orgogliosi dei loro padri, di questi eroi al negativo. Nel loro mondo tutto ciò che per noi è un'oltraggio alla legalità e alla giustizia è un vanto, è una medaglia da mettersi in petto e da portare con orgoglio". Infine ribadiscono che non si tireranno indietro e andranno avanti, "con il vostro aiuto, con la vostra solidarietà , confidando nella magistratura e nelle forze dell’ordine".

E un "sostegno incondizionato alla nostra cooperativa "Il sorriso di Stefano"" viene espresso dal presidente di Confcooperative Maurizio Gardini. "La cooperazione - sottolinea - combatte il coronavirus e non molla contro il malaffare. La stagione delle bombe a Foggia - evidenzia Gardini - non sembra fermarsi nonostante il dispiegamento delle forze dell’ordine e l’emergenza Covid-19. Le cooperative si misurano quotidianamente nel portare servizi alla persona, ma non solo, sia nelle aree metropolitane sia nelle periferie. Operano una funzione di riqualificazione e riscatto socio economico in territori devastati dalla criminalità che ne vincola le possibilità e ne soffoca lo sviluppo". Questi, conclude il presidente, "sono punti che devono restare al centro dell'agenda politica del governo centrale e delle amministrazioni locali benchè oggi le attenzioni e gli sforzi siano giustamente concentrati nel contenimento e nel contrasto del Covid-19".

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