mercoledì 12 ottobre 2016
Nel report "Migranti e rifugiati d'Europa", Overseas Development Institute stima che mezzo milione di persone sono entrate in Ue con voli di linea o nascosti in auto e su tir. E poi richiedono asilo. Daniela Fassini
Via terra e via cielo, 500mila migranti «inattesi»
COMMENTA E CONDIVIDI
I conti non tornano. In Europa, fra i salvataggi nel Mediterraneo e le richieste di asilo, entro la fine dell'anno la differenza sarà di circa 500mila persone in più. Il gap di essere umani è rilevato dal recente report “Migranti e rifugiati d’Europa” realizzato da Odi, Overseas Development Institute, il centro studi di politiche globali e di cooperazione che ha sede a Londra.  In base ai dati forniti da Oim e Acnur, il centro studi britannico stima che nel 2016 ci saranno 330mila arrivi via mare che, confrontati con i dati di Frontex sulle richieste d’asilo (890mila), registrano circa 500mila application “inattese”. “Malgrado i muri e le restrizioni messe in campo da alcuni paesi europei, i migranti non si fermano. Anzi, numeri alla mano, è evidente che negli ultimi mesi preferiscono raggiungere l’Europa con altre vie rispetto alle traversate in mare”. Fra i principali canali “sommersi” (per evitare le registrazioni dopo i soccorsi nel Mediterraneo) oltre ai passaggi via terra, nascosti su auto e tir, c’è anche quella aerea, utilizzata soprattutto dai Paesi con redditi medio-bassi, grazie anche al proliferare dei voli low-cost. “Abbiamo notato che sono soprattutto i senegalesi ad arrivare in Europa in aereo con un visto temporaneo, magari turistico che, una volta scaduto si trasforma in richiesta d’asilo” spiega Marta Foresti, ricercatrice italiana a capo dell’istituto britannico. Malgrado la chiusura delle frontiere da parte di alcuni Paesi, i pesanti investimenti fatti dall’Ue (17 miliardi spesi dall’inizio della crisi) per aiutare i Paesi africani di origine e transito dei flussi migratori, le persone che fuggono dalle guerre, dalle carestie e dalle persecuzioni non si fermano.   Se nel 2015 il 30% delle domande d'asilo era depositato da persone che hanno raggiunto l'Europa attraverso rotte “sommerse”, nel 2016 la stessa percentuale è raddoppiata: sei migranti su dieci che faranno richiesta d’asilo avranno raggiunto l’Europa nascosti su tir, auto, approfittando di passaggi clandestini dei passeur o prendendo l’aereo con passaporto falso e visto turistico. “Il rischio è che diventi più difficile per tutti gestire i flussi dei canali sommersi – conclude Foresti – è importante per questo cambiare rotta nella strategia politica di gestione delle migrazioni, promuovendo canali e visti umanitari”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: