sabato 14 marzo 2020
Grande partecipazione per il flash mob delle 12 di sabato per dire "Grazie a tutti quelli che stanno lavorando per noi"
Applausi nelle città deserte per dire grazie a medici e infermieri

Reuters

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Dopo l'appuntamento delle 12 sui social network sono spuntati centinaia di foto e video a testimonianza di battute di mani da finestre e balconi. "Grazie a tutti quelli che stanno lavorando per noi, in ospedale e ovunque", è il messaggio che su Twitter accompagna una delle scene di un condominio milanese.

L'applauso sembra un modo per farsi coraggio nell'affrontare l'emergenza e per esprimere soprattutto la propria gratitudine ai sanitari che in tutto il Paese lavorano in corsia per la cura dei contagiati. "Dalle strade di Milano, un applauso a tutti i quelli che stanno combattendo in prima linea questo virus", si legge in un altro tweet con le immagini di strade deserte e decine di persone alla finestra che applaudono.

Qualcuno urla "Bravi!"."È un flash mob per applaudire a tutti quelli impegnati negli ospedali, tra medici, infermieri, portantini eccetera eccetera. Loro, lavorano per noi", scrivono gli utenti. Diverse anche le immagini dalla capitale. "L'Italia in quarantena applaude medici ed infermieri", fanno sapere da Roma Tre. Non mancano i cartelli esposti. Proprio a Roma è stato esposto ad esempio un disegno con nuvole e un arcobaleno e la scritta "Andrà tutto bene". "Anche noi dal balcone a Roma - spiegano gli autori - per applaudire a chi in questi giorni non si sta risparmiando nel curare i malati... I nostri angeli... medici e infermieri".

"Andrà tutto bene" è una sorta di slogan del flash mob collettivo. La frase rimbalza di profilo in profilo. Come il messaggio "Io
resto a casa", che è anche uno degli hashtag più diffusi di questi giorni, rilanciato da istituzioni e personaggi famosi.

Viene ripreso e ricondiviso anche oggi, nel giorno dell'applauso di un Paese intero. "L'importante è esserci, sempre! Noi per
loro dobbiamo restare a casa", ricordano gli italiani sui social.

Reuters

Alle 18, invece, l'appuntamento è di nuovo in musica. Se venerdì è stato l'inno nazionale a far sentire meno soli gli italiani in quarantena, oggi la canzone scelta è "Azzurro". Ma si tratta solo di un'indicazione. Che ognuno lasci spazio alla propria immaginazione e che possa trovare in questi improvvisati appuntamenti un momento per guardare in faccia l'altro, anche se a distanza.

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