martedì 5 ottobre 2010
«Non avviare oggi il percorso che porterà al partito, dopo ciò che è successo, vuol dire rimanere in mezzo al guado», ha spronato i suoi Fini. La prima tappa è quella di Perugia, dove il 6 e 7 novembre è da tempo fissata la convention di Generazione Italia.
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«Non ho in mente un partito. Dobbiamo puntare su un movimento politico di opinione organizzato, che aggrega. Non certo ad una struttura pesante e radicata sul territorio». È quanto ha detto il leader di Fli, Gianfranco Fini, parlando con i suoi nella sede di Farefuturo. «Non voglio più commettere gli errori che ho fatto con Alleanza nazionale. Se partiamo con la logica dei colonnelli e dei soldati, rischiamo di replicare quegli errori». È quanto ha detto Gianfranco Fini ai suoi, parlando nella sede di FareFuturo e avviando il percorso che porterà alla nascita di Fli. «Quella di oggi è una riunione tra le più importanti per avviare il percorso di un partito che viene concepito oggi ma nascerà più avanti. Il comitato promotore siete tutti voi. Però d'ora in poi parliamo di politica: non voglio più gelosie e personalismi, niente falchi e colombe. La barca è di tutti e tutti dobbiamo remare nella stessa direzione». «Non avviare oggi il percorso che porterà al partito, dopo ciò che è successo, vuol dire rimanere in mezzo al guado» ha spronato i suoi Fini. «C'è effervescenza sul territorio e dobbiamo far nascere il nuovo soggetto politico», ha aggiunto. La prima tappa è quella di Perugia, dove il 6 e 7 novembre è da tempo fissata la convention di Generazione Italia. "Non può più essere un appuntamento solo di Generazione Italia - ha detto chiaramente Fini - ma da oggi si dovrà parlare solo di Futuro e Libertà e raccordare i diversi soggetti che compongono l'arcipelago che ruota intorno a Fli".A Perugia "bisognerà spiegare bene il messaggio e l'identità del partito che nascerà, individuando punti valoriali e programmatici di un ideale manifesto da presentare alla convention". "Serve uno sforzo di elaborazione - ha spronato Fini -e poi dovrà partire una campagna di adesione al manifesto sul territorio, per arrivare quindi, a metà gennaio, ad un altro appuntamento". Fini non ha detto esplicitamente che si tratta della convention di Milano, ma lo ha fatto capire con una battuta: "A me piace giocare in trasferta".Quanto alla struttura, il leader di Fli ha spiegato di avere in mente "non un partito, ma un movimento politico di opinione, che aggrega". "Non una struttura radicata sul territorio e pesante - ha aggiunto - nè una struttura tradizionale con una gerarchia piramidale, ma un movimento, che dovrà autofinanziarsi, e che per ora non prevede incarichi ma tre gruppi di lavoro: uno per reperire risorse, uno per elaborare la bozza di manifesto programmatico, uno per organizzare gli eventi di Perugia e Milano".
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