lunedì 27 settembre 2010
La maggioranza deve presentarsi al dibattito sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi mercoledì alla Camera sulla base di un documento condiviso da parte di Pdl, Lega e Fli, altrimenti è «un problema». Lo ha detto il capogruppo del Fli alla Camera, Italo Bocchino. L'ottimismo di Frattini. L'imbarazzo per la frase di Bossi sulla sigla Spqr.
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La maggioranza deve presentarsi al dibattito sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi mercoledì alla Camera sulla base di un documento condiviso da parte di Pdl, Lega e Fli, altrimenti è «un problema».Lo ha detto il capogruppo del Fli alla Camera, Italo Bocchino, nel corso della registrazione del programma di RaiUno Porta a porta che andrà in onda questa sera. «Se mercoledì non c'è un documento condiviso è un problema», ha detto Bocchino.Il deputato finiano ha aggiunto che «Berlusconi deve decidere se andare avanti con l'autosufficienza o domani, invece, c'è un vertice di maggioranza che decide cosa c'è nei cinque punti. La risoluzione è frutto di un vertice della maggioranza parlamentare o è frutto dell'asse Berlusconi-Bossi?». «Se la maggioranza è composta da tre gruppi sono loro che discutono e decidono», ha concluso.Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha risposto che non c'è motivo di fare «vertici preliminari» e si è detto certo che Fli voterà a favore delle dichiarazioni di Berlusconi. «Il presidente del Consiglio sta preparando un discorso programmatico che presenterà con assoluta trasparenza», ha detto Frattini ai giornalisti a margine di un convegno a Milano. «Il gruppo Futuro e Libertà, lo ascolterà, e credo che manterrà l'impegno di votare a favore delle dichiarazioni programmatiche. Poi andremo avanti, perché vertici preliminari per condizionare, per infilare paragrafi, non ci appartengono».L'IMBARAZZO PER LA FRASE DI BOSSILa frase con cui il ministro e leader della Lega Nord Umberto Bossi ha detto che la sigla Spqr significa in realtà «Sono porci questi romani» ha provocato oggi dure critiche dall'opposizione e anche imbarazzi per il governo, anche se per il ministro degli esteri Franco Frattini «Bossi saprà come farsi perdonare».L'ultima polemica intorno al Senatur - già in passato salito all'onore alle cronache per altre espressioni pesanti o minacciose - scoppiata dopo che ieri sera Bossi, accompagnato dal figlio Renzo, consigliere regionale in Lombardia, ha detto, nel corso di una manifestazione a Lazzate che la storica sigla Spqr non significa più Senatus Populusque Romanus (dal latino: il Senato e il popolo di Roma), ma «sono porci questi romani».
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