lunedì 9 aprile 2012
Un giro di telefonate tra Alfano, Casini e Bersani per elaborare entro dopodomani "alcune prime norme urgenti per il controllo e la trasparenza del finanziamento ai partiti". Giovedì i contatti con le altre forze parlamentari e quindi la verifica di un percorso di approvazione che sia il "più efficace e rapido".
SECONDO NOI Doveva essere già fatto, ora né indugi né trucchi
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Stavolta sembra si voglia fare sul serio. E si voglia fare presto. Questa è stata la preoccupazione condivisa oggi, in un giro di telefonate, tra Angelino Alfano, Pier Ferdinando Casini e Pier Luigi Bersani. Reagire in tempi rapidi. L'antipolitica crescente e lo spettro dell'astensionismo agitano i leader di Pdl, Pd e Udc dopo il caso Lusi e lo scandalo che sta travolgendo la Lega.
Alfano, Bersani e Casini oggi hanno concordato di mettere giù entro dopodomani "alcune prime norme urgenti per il controllo e la trasparenza del finanziamento ai partiti". Giovedì i contatti con le altre forze parlamentari e quindi la verifica di un percorso di approvazione che sia il "più efficace e rapido". Il Pdl ha già fatto sapere di escludere il ricorso a un decreto. La proposta di legge sarà quindi lo strumento a cui, con ogni probabilità, si farà ricorso. Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri propongono che si proceda in commissione in sede legislativa per tempi ancora più rapidi.
Il lavoro, del resto, è già incardinato in commissione Affari Costituzionali della Camera come spiega Gianclaudio Bressa del Pd all'Adnkronos: "C'è già una proposta incardinata in commissione e l'aula ha già calendarizzato l'esame per il mese di maggio. Se c'è la volontà, entro maggio si possono avere nuove regole". In realtà, le proposte depositate sono molteplici ma, aggiunge Bressa, "sono fiducioso che si possa arrivare a un'intesa". Il primo a muoversi per sollecitare un'intervento sulla trasparenza nei partiti è stato Bersani giovedì scorso, subito dopo lo scandalo scoppiato nel Carroccio. Una lettera ad Alfano e Casini per un'azione immediata. A stretto giro le risposte, positive, dei leader di Pdl e Udc.
Quindi l'intervista del segretario del Pd al Corriere con la proposta di una legge in quattro articoli da approvare subito con una corsia "ultrapreferenziale". Oggi è stato il Pdl, invece, a dare notizia del giro di telefonate tra Alfano, Bersani e Casini per mettere nero su bianco, già dopodomani, le prime norme. "I tre leader - si legge in una nota - hanno dato incarico ai loro rappresentanti di predisporre, entro mercoledì prossimo, alcune prime norme urgenti per il controllo e la trasparenza del finanziamento ai partiti. Nella giornata di giovedì, le norme potranno essere presentate alle altre forze parlamentari per una comune valutazione. Negli stessi giorni, si verificherà il percorso di approvazione più efficace e rapido".
L'Idv ha dato un primo via libera all'iniziativa di Pdl, Pd e Udc. "L'Idv - dichiara Antonio Di Pietro - che sta già avviando la raccolta delle firme per i referendum e la legge d'iniziativa popolare per l'abrogazione dei rimborsi elettorali, è pronta a dare il proprio contributo e appoggio ad ogni iniziativa che vada sostanzialmente nella stessa direzione. Non c'è tempo da perdere, per questo siamo disponibili anche ad una soluzione immediata che porti ad una buona legge come riproposto, oggi, da alcune forze politiche". I capigruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, si sono intanto attivati per studiare l'iter più rapido per la nuove regole su finanziamenti e bilanci dei partiti. "La decisione di varare con rapidità nuove norme per la trasparenza dei bilanci dei partiti è più che opportuna. A tal fine - spiegano in una nota congiunta - il Pdl proporrà di procedere in commissione in sede legislativa, per garantire tempi rapidi sia alla Camera che al Senato. Siamo certi che gli altri gruppi aderiranno alla proposta che avanzeremo nelle competenti sedi parlamentari". La vicepresidente del Senato, Emma Bonino, concorda sul fatto che, se c'è la volontà politica, le nuove regole potranno arrivare in tempi strettissimi. "Hanno fatto in una notte una legge sui cosiddetti rimborsi elettorali. In una notte possono intanto azzerare quello che hanno fatto, e avviare una riflessione su come si fa la buona politica, anche perché non ci si può mica limitare al finanziamento pubblico: la vicenda Lega ci parla di come si nominano i consiglieri di amministrazione, in municipalizzate e grandi aziende di Stato".
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