giovedì 27 aprile 2017
«Si opponevano alle cure, violato l'obbligo di tutela insito nella potestà genitoriale»
Figlia rifiutò la chemio, genitori indagati per omicidio colposo
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La Procura di Padova ha indagato per omicidio colposo aggravato dalla 'previsione dell'evento' i genitori di Eleonora Bottaro, la giovane di Bagnoli, in provincia di Padova, morta lo scorso agosto a soli 18 anni dopo aver rifiutato le cure chemioterapiche. La ragazza si è ammalata quando era ancora minorenne e per questo il caso finì anche al tribunale dei minori di Venezia. A renderlo noto la stessa Procura. I genitori, ha spiegato il procuratore capo Matteo Stuccilli, "violando l'obbligo di tutela insito nella potestà genitoriale, da un lato si opponevano alla terapia chemioterapica, osteggiata fin dal primo intervento medico, dall'altro ingeneravano nella figlia Eleonora una falsa rappresentazione della realtà sia in ordine alla gravità e mortalità della patologia da cui era affetta (leucemia linfoblastica acuta) sia con riferimento alla idoneità e adeguatezza curativa soltanto dei rimedi da essi proposti, privi di qualsiasi validità scientifica.

In tal modo inducevano in Eleonora il falso convincimento che la terapia chemioterapica fosse non solo non necessaria ma addirittura nociva e interferivano in ogni scelta medica". L'ipotesi dei magistrati è che ai genitori della 18enne, a cui è stato notificato oggi l'avviso di chiusura delle indagini, abbiano messo in atto "una serie di accorgimenti per svuotare e frustrare i provvedimenti adottati dal Tribunale per i Minorenni di Venezia per impedire ogni possibile interferenza di terzi nella falsa rappresentazione da loro indotta nella giovane".

L'indagine è partita dal fascicolo aperto presso il tribunale dei minori e sono stati sentiti tutti i medici - in Italia e all'estero - che hanno avuto in cura la giovane, compreso il medico di base.

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