domenica 31 gennaio 2010
Le due vittime venivano rinchiuse la notte in un magazzino usato come dépendance della casa. Non potevano uscire perché “disturbavano” gli altri. A nulla è valso l’intervento dell’infermiera. Arrestati i gestori della struttura.
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Due anziani morti per le esalazioni scaturite da un condizionatore bruciato. Agli arresti con accuse pesantissime – omicidio colposo e sequestro di persona – i titolari della casa di riposo di Santa Marinella, località del litorale laziale a nord di Roma, dove i due anziani erano alloggiati in una struttura adiacente all’edificio principale. L’intera «Oasi Villa Chiara» - questo il nome della residenza, situata nella frazione di Santa Severa, che sulla carta risultava essere un bed and breakfast - è stata messa sotto sequestro e l’altra decina di ospiti trasferiti in altre case per anziani della zona.È il bilancio di una mattina in cui due vite lunghe - 82 e 91 anni - sono finite in un attimo, dentro uno di quei luoghi dove i "vecchi" sempre più trascorrono gli ultimi scampoli di vita. Il fatto è accaduto poco prima delle 6 di ieri. I due anziani, uno di Cerveteri l’altro di Santa Marinella, forse sono stati colti nel sonno. O forse, è l’ipotesi degli investigatori, i due malcapitati hanno cercato di scappare. Invano, sarebbero stati, infatti, abitualmente chiusi a chiave per la notte, perché secondo i gestori sarebbero stati i più "irrequieti" e disturbavano gli altri. Insomma, pare che i titolari, marito e moglie di 64 e 61 anni, impedissero agli anziani di uscire. Uno dei due capi di accusa, sequestro di persona, per cui sono scattate le manette. Di fatto, nella dinamica dell’incidente, a nulla è servito l’intervento di un’infermiera originaria del Madagascar, che ha dato l’allarme e che nel tentativo di portare soccorso è rimasta a sua volta intossicata. È ricoverata all’ospedale San Paolo di Civitavecchia e fortunatamente le sue condizioni non sono gravi. I due ospiti erano alloggiati in quella che in un primo momento sembrava una dependance. Ma dietro il francesismo la realtà era ben diversa. «Ho fatto un sopralluogo e parlerei piuttosto di ripostiglio per gli attrezzi, uno sgabuzzino di non più di 20 metri quadrati», il racconto del sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca.Le indagini dei militari confermerebbero che le fiamme sono state causate dal cortocircuito della presa elettrica di un climatizzatore usato per riscaldare un ambiente non abilitato ad usi abitativi. Il locale, completo di bagno, era usato fino a un mese e mezzo fa come magazzino e spogliatoio ed è una struttura con mura molto leggere, quindi molto freddo. In realtà non ci sarebbe stato un incendio. Tuttavia, bruciando lentamente, la plastica e gli altri materiali hanno emesso una grande quantità di fumo tossico. Ora si dovrà accertare se a causare l’incendio, sia stato il cattivo funzionamento o la scarsa manutenzione del condizionatore e se l’impianto elettrico e i sistemi antincendio della stanza fossero a norma. Come sempre, è l’emergenza ad accendere i riflettori. La tragedia di ieri, dunque, riporta alla ribalta tutta una serie di eventi simili, nei quali l’irreparabile è stato solo sfiorato o è avvenuto con altre modalità. Ovvero ispezioni che scoprivano veri ospizi lager (nell’articolo qui sotto ne diamo uno spaccato degli ultimi mesi). Insomma, non solo un peso in casa, gli anziani, a volte sono diventati un lucrativo affare. Condotto a volte con serietà, altre senza troppi scrupoli. «Come già fatto in occasione del rogo di qualche mese fa in una clinica del quartiere Montesacro a Roma, ribadiamo la necessità di controlli in tutte le case di riposo per anziani della provincia di Roma», si è affrettato a chiedere Carlo Rienzi, presidente del Codacons. E naturalmente la chiusura di quelle non in regola.Vicinanza alle famiglie è stata espressa dalla candidata alla presidenza della Regione Renata Polverini (Pdl). Che si impegna per «una migliore assistenza agli anziani» che vada «oltre il mero ricovero, per creare luoghi di aggregazione sociale che aiutino le persone anziane a non rimanere intrappolate nella solitudine e a poter esprimere ancora le proprie potenzialità all’interno della società». L’episodio rende «non più differibile» lo sblocco, «a prescindere dalle difficoltà finanziarie», di 1000 nuovi posti di residenze sanitarie per anziani, afferma il vicepresidente della Pisana Esterino Montino (Pd).
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