mercoledì 11 novembre 2015
​Non ce l'ha fatta l'84enne massacrata in casa insieme alla nuora lo scorso 6 novembre a Renazzo di Cento da due giovani romeni. La Lega: è omicidio di Stato.
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​​È morta la scorsa notte Cloe Govoni, la donna di 84 anni massacrata in casa da due ladri romeni di 22 e 26 anni la mattina del 6 novembre a Renazzo di Cento, nel Ferrarese. Due interventi chirurgici all'ospedale S.Anna di Cona per ridurre una gravissima emorragia cerebrale non sono serviti a salvarle la vita. L'anziana era arrivata in condizioni critiche all'ospedale per un grave trauma cranico e la rottura dell'aorta, dopo il pestaggio con calci e pugni da parte dei malviventi. Migliorano invece le condizioni della nuora della vittima, Maria Humeniuc, 53 anni, romena, con lei in casa al momento dell'irruzione dei banditi. La donna è ricoverata all'ospedale Maggiore di Bologna e per i sanitari è fuori pericolo. Era stata proprio lei, nonostante le ferite, a dare l'allarme con il cellulare dopo che i malviventi se ne erano andati.  Si aggrava ora la posizione di Constantin Grumeza, 22 anni, e Leonard Veissel, 26, arrestati dai carabinieri di Cento poche ore dopo l'aggressione e finora accusati di rapina aggravata (bottino 90 euro e alcuni gioielli) e tentato omicidio in concorso. "Non volevamo commettere tutto questo, abbiamo perso la testa davanti a tutto quel sangue", hanno detto i due durante l'interrogatorio davanti al gip. Intanto i carabinieri hanno ritrovato i gioielli, rivenduti a un Compro Oro: avrebbero fruttato poco più di mille euro.

"Un giorno di dolore immenso. La morte di Cloe è morte di Stato e pesa come un macigno sulla coscienza sporca della sinistra italiana, che ha votato indulti, ha sostenuto Caino e mai Abele, si è dimenticata delle vittime. È ora di far valere la certezza della pena. Quante morti sta aspettando questa sinistra imbelle?". Così il capogruppo leghista in Regione Emilia-Romagna e segretario Lega Nord Ferrara, Alan Fabbri "Se la giustizia ha ancora un senso in questo Paese, questi due delinquenti vanno puniti severamente: serve l'ergastolo" è il commento dell'onorevole Daniela Santanchè, di Forza Italia. "È inammissibile perdere la vita in casa propria. E ancora più assurdo - aggiunge - è che qualcuno pensi a limitare il diritto alla legittima difesa".

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