giovedì 11 novembre 2021
Il celebre cantante alimenta le voci di una sua discesa in campo acquistando il dominio "fedezelezioni2023". Ma per gli scettici si tratterebbe di una trovata pubblicità per il nuovo album in uscita
Il rapper Fedez

Il rapper Fedez - Ansa

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Qualcuno già lo considera un modo per pubblicizzare il suo nuovo disco in uscita a fine mese. Lui, d’altro canto, ha sempre smentito una sua candidatura alle elezioni. Ma certo il mistero sulla "discesa in campo" del cantante Fedez resta. Perché ieri quando è apparsa la notizia dell’acquisto del dominio registrato fedezelezioni2023.it (attualmente inattivo) da parte della società Zdf, che appartiene appunto al rapper, il dubbio che questo possa essere un preludio per suo impegno in politica alla prossima tornata elettorale c’è. E la mancanza di conferme o smentite sembrerebbe andare proprio in questa direzione. D’altronde Fedez non è nuovo a prese di posizione che hanno coinvolto la politica, non ultimo il suo intervento in favore del Ddl Zan.

Tuttavia la sua presunta candidatura divide la politica. A cominciare proprio dal segretario del Carroccio che non vede l’ora di confrontarsi con lui sulle idee per l’Italia che verrà. «È il bello della democrazia – sottolinea perciò – presenti le sue idee e poi decideranno i cittadini». Il segretario del Carroccio difatti ammette di aver proposto in passato al rapper di candidarsi, «senza avere risposta» però. Ma c’è anche chi la considera pura strategia di business. «Se entra in politica auguri, è un bene che ci siano nuovi ingressi, ma mi sembra più interessato a lanciare il nuovo disco piuttosto che fare la campagna elettorale 2023», ironizza così il parlamentare di Italia Viva Ettore Rosato, quindi «tutto fa brodo».

Se fosse vera l’entrata in politica poi, per il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi, «si capirebbero molte cose, a partire dalla polemica durante il concerto del Primo Maggio, quando montò un caso nazionale su una censura inesistente». Anche se per lui il dominio registrato è «una grandiosa operazione di marketing a costo praticamente zero». Non va tanto per il sottile anche il segretario del Partito comunista Marco Rizzo per cui «la politica è una cosa seria». Per cui la discesa in campo di Fedez viene vista con scetticismo: «Se gli italiani gli danno fiducia, allora non c’è più nessuna possibilità».

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