Il Governo porrà alla Camera la questione di fiducia sulla risoluzione di maggioranza relativa al testo sul federalismo fiscale municipale. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Alla riunione hanno partecipato anche il leader della Lega Umberto Bossi e il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli.«'Il federalismo è fatto per unire, non per dividere». Lo ha ribadito il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, parlando in Aula alla Camera nell'ambito delle comunicazioni del governo sul decreto attuativo del federalismo fiscale sul fisco municipale.A meno di un mese dallo stop in bicamerale e da parte del Quirinale il decreto attuativo sul fisco comunale in settimana dovrebbe, infatti, diventare legge. Si tratta di un tassello fondamentale della riforma. Il primo che andrà a toccare alle fondamenta l'impianto fiscale dei territori. E avrà come risultato, secondo il premier Silvio Berlusconi, una minore evasione fiscale con «dichiarazioni dei redditi piu' congrue». Non e' d'accordo l'opposizione che da tempo chiede dati più concreti sull'impatto e i costi delle nuove norme che, paventa, potrebbero «'spaccare il Paese» e far aumentare le tasse. Un punto, quest'ultimo, sul quale interviene anche il presidente della Camera Gianfranco Fini: «il federalismo fiscale non deve imporre ulteriori aggravi», dice. Fini insiste anche sulla necessita' di inserire il provvedimento in un quadro più ampio di riforme costituzionali che preveda anche la creazione di una Camera delle autonomie. Questa mattina il federalismo comunale, che ha già avuto l'ok del Senato, sarà, dunque, in Aula alla Camera. Il ministro Roberto Calderoli, riferirà sul provvedimento sul quale dovrebbero venire presentate risoluzioni da parte di tutti i gruppi. La capigruppo ha stabilito che a partire dalle 18.30 ci siano le dichiarazioni di voto finale in diretta tv, ma è probabile che la votazione slitti a domani visto che il governo parrebbe intenzionato a porre la fiducia per evitare rischi, dati i numeri e i possibili mal di pancia dei deputati meridionali della maggioranza. ''Se saranno presentati documenti sui cui verra' chiesto il voto - faceva sapere nei giorni scorsi il ministro Calderoli - il governo porra' la fiducia''. Una volta avuto l'ok di Montecitorio il testo sui comuni dovrebbe avere il via libera definitivo probabilmente gia' nel Consiglio dei ministri in calendario giovedi' prossimo 3 marzo per poi passare all'emanazione da parte del Quirinale. Incassato l'ok su questo testo, la Lega pensa già al prossimo decreto, quello sul fisco regionale in esame in commissione bicamerale. Giovedi' iniziera' l'esame del provvedimento. La commissione dovrebbe approvarlo entro l'11 marzo ma non è escluso che venga chiesta una proroga, opzione possibile in base alla legge delega. Non sono previste al momento modifiche nella composizione della commissione, nonostante Pdl e Lega l'abbiano piu' volte messa in discussione e il gruppo di Iniziativa Responsabile chieda di avere una rappresentanza nell'organismo presieduto da La Loggia. Se nulla dovesse cambiare non e' da escludersi un nuovo pareggio cosi' come quello sul quale si fermo' il fisco municipale.