giovedì 22 ottobre 2015
Le accuse di concussione e corruzione si rifersicono a quando Alfonsa Micciché era direttrice dell'Istituto penale minorile di Caltanissetta. «Incarichi di collaborazione per i familiari in cambio dei favoritismi».
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Arrestata l'ex direttrice dell'Istituto penale minorile di Caltanissetta Alfonsa Micciché, attualmente direttrice del "Beccaria" di Milano, e altre quattro persone tra cui la figlia e il fidanzato. Sono accusati di concussione e corruzione in concorso: la direttrice avrebbe favorito associazioni a lei gradite a cui affidare le attività a cui partecipavano i ragazzi detenuti nella comunità penale.Perquisizioni sono in corso nelle sedi di tre associazioni di Caltanissetta coinvolte nell'inchiesta su Alfonsa Micciché. Sono il centro studi sociali e culturali "Essere liberi", la cooperativa "Iopervoiperio" onlus e il centro servizi formativi Enaip. Oltre alle perquisizioni, il gip ha emesso tre avvisi di garanzia per "soggetti coinvolti in singoli episodi delittuosi". I progetti che venivano affidati dal'ex direttrice dell'istituto penale minorile di Caltanissetta, Alfonsa Micciché, erano tarati su una spesa che oscillava tra i 35 e i 40 mila euro. Il valore degli affidamenti era mantenuto sotto il tetto dei 40 mila euro oltre il quale scatta l'obbligo di una gara d'appalto pubblica. Lo hanno accertato i carabinieri nell'ambito dell'inchiesta su un giro di favoritismi che ha portato all'arresto di Alfonsa Micciché attualmente direttrice dell'istituto minorile "Beccaria" di Milano. Le Onlus "favorite" erano incaricate di organizzare corsi per pizzaioli e per attività legate all'allevamento dei cavalli. In cambio dell'assegnazione la direttrice, secondo l'accusa, avrebbe ottenuto incarichi di collaborazione per i suoi familiari. I carabinieri stanno valutando anche la regolarità di progetti del valore superiore ai 40 mila euro.
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