martedì 29 marzo 2016
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ROMA rotesta formale da parte del governo turco in merito alla presenza di alcuni diplomatici stranieri, venerdì scorso, al processo contro due giornalisti del quotidiano Cumhuryet accusati di spionaggio. Il ministero degli Esteri turco ha espresso il proprio «disappunto » ai rappresentanti dei Paesi che hanno condiviso sul Web commenti, interferendo a suo dire sul processo, «com- P menti incompatibili con l’imparzialità» che i diplomatici devono mostrare. Il presidente Recep Tayyp Erdogan si è scagliato contro un diplomatico straniero che si è fatto un selfie con uno dei due reporter a processo. «Il console generale di un certo Paese era presente ad un processo contro un giornalista accusato di spionaggio», ha affermato il presidente. «Dopo essersi fatto un selfie con lui ha anche detto che la Turchia deve decidere che tipo di Paese essere». «Se questa persona è ancora in grado di lavorare nel nostro Paese è solo grazie alla nostra ospitalità. In altre parti del mondo diplomatici con comportamenti simili al suo sarebbero stati mandati via dopo un giorno». Al processo erano presenti, tra gli altri, l’ambasciatore tedesco in Turchia, il console britannico e quello italiano, Federica Ferrari Bravo. A questo proposito, la Farnesina è intervenuta sulla vicenda con una nota, ricordando che «la libertà di espressione è di fondamentale importanza per il dibattito politico nel Paese, verso il quale l’interesse dei diplomatici europei è pienamente giustificato alla luce della posizione di Ankara quale Paese candidato all’Unione Europea». Secondo il ministero degli Esteri italiano, il console generale ad Istanbul Federica Ferrari Bravo si è comportato in piena osservanza della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche e consolari. Recep Tayyip Erdogan (Ap)
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