sabato 8 febbraio 2020
La raccolta dei medicinali promossa dal Banco Farmaceutico nel 2020: ecco come fare e chi aderisce
Farmaci: una settimana di raccolta per chi non se li può permettere

Ansa

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Si concluderà lunedì 10 febbraio la settimana di raccolta dei farmaci, promossa dal Banco farmaceutico in occasione dei vent’anni di attività. Per questi giorni sarà possibile acquistare farmaci in una delle delle oltre 4.800 farmacie che, in tutta Italia, aderiscono all'iniziativa (riconoscibili dal fatto che espongono la locandina della Giornata di raccolta del farmaco).

I medicinali raccolti (421.904 confezioni nel 2019, pari a un valore di 3.069.595 euro; 5.319.728 confezioni in 20 anni, pari a un valore di 34.155.450 euro) saranno consegnati agli oltre 1.800 enti assistenziali convenzionati con Banco farmaceutico. Si tratta di realtà che offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele per ragioni economiche.

Ecco la lista delle farmacie aderenti alla Settimana di raccolta dei farmaci

La Giornata è resa possibile da più di 15mila farmacisti e oltre 20mila volontari, tra i quali più di 190 soci dell’Associazione lavoratori Intesa Sanpaolo, partner della Fondazione Banco farmaceutico, che svolgono il turno in farmacia. «La decisione di estendere le attività di raccolta a una settimana – si legge in un comunicato del Banco farmaceutico – deriva soprattutto dalla necessità di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno espresso dagli enti. Nella scorsa edizione della Giornata, infatti, nonostante l’ottimo risultato, è stato possibile soddisfare solamente il 40,5% delle richieste degli enti assistenziali. Questo poiché la povertà sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni».

In Italia ci sono 1,8 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di povertà assoluta. Tra questi, nel 2019, sono stati 473mila quelli che hanno avuto bisogno di farmaci e che hanno chiesto aiuto ad un ente assistenziale per potersi curare, come rileva il 7° Rapporto sulla Povertà sanitaria di Banco farmaceutico.

«La richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali – si legge nel Rapporto – è cresciuta, in 7 anni (2013-2019) del 28%. Nel 2019, si è raggiunto il picco di richieste, pari a 1.040.607 confezioni di medicinali (+4,8% rispetto al 2018)». Per contrastare la “povertà sanitaria”, la Fondazione Con il Sud ha promosso la quarta edizione del Bando Socio sanitario, mettendo a disposizione 4,5 milioni di euro. L’iniziativa si rivolge alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che potranno proporre interventi in uno solo degli ambiti previsti: lo sviluppo di sistemi innovativi e integrati di accesso alle cure per persone in condizione di povertà sanitaria (a disposizione 3 milioni di euro) oppure la sperimentazione di metodologie alternative di cura per le nuove dipendenze (a disposizione 1,5 milioni di euro). Le proposte dovranno essere presentate online, attraverso la piattaforma Chàiros dal sito www.fondazioneconilsud.it. Il bando scade il 17 aprile 2020.

«Fenomeni come la migrazione sanitaria evidenziano ancora una volta una forte disparità tra Nord e Sud: a livello di offerta sanitaria, ma anche di standard qualitativi – commenta Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud –. È ormai evidente che il Terzo settore assume oggi un ruolo importantissimo anche in questo ambito, fornendo sempre più spesso servizi che il Sistema sanitario nazionale ha difficoltà ad erogare e garantendo quindi la possibilità di cure a moltissime persone in difficoltà. Un ruolo, quello del Terzo settore, che non può e non deve essere sostitutivo o alternativo a quello pubblico, ma complementare».

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