venerdì 19 aprile 2013
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Impegnate in sfide sempre più urgenti, una su tutte quella educativa, la famiglia e la comunità cristiana trovano nella collaborazione tra presbiteri e sposi una nuova «sorgente di fecondità». Una fonte capace di arricchire entrambi (coniugi e preti) e di far crescere la società. Sono questi i temi che saranno affrontati nella XV Settimana di studi sulla spiritualità coniugale e familiare, in programma dal 24 al 28 aprile a Nocera Umbra (Perugia), che chiuderà il biennio avviato nel 2012. «Dove la ministerialità sponsale si integra con la ministerialità del presbitero – spiega don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio famiglia della Cei, che ha promosso la Settimana – la comunità cristiana ne riceve una sorgente di fecondità. La Grazia di Cristo, infatti, è all’origine del sacramento dell’ordine e del sacramento del matrimonio. La vocazione sponsale e quella presbiterale hanno nel battesimo l’unica radice e nell’Eucarestia la medesima forza sorgiva».Sono queste, quindi, le fondamenta di un impegno pastorale che vede sposi e sacerdoti collaborare, mettendo in comune talenti e carismi per arrivare a una «spiritualità più ampia fondata sulla carità», aggiungono i coniugi Giulia e Tommaso Cioncolini, collaboratori dell’Ufficio nazionale per la famiglia.«Per troppo tempo – aggiungono – gli sposi si sono occupati della propria casa e i sacerdoti della canonica. C’è invece una comunità più ampia che chiede agli uni e agli altri di uscire per essere presenti in maniera feconda dove più forti sono le sfide da affrontare».Il banco di prova non è solo l’Italia ma sempre di più l’Europa e una legislazione comunitaria che «sta continuamente mettendo in discussione il ruolo della famiglia come fondamento della società». Per approfondire, con testimonianze sul campo, queste tematiche, a Nocera sono stati chiamati ad intervenire esperti di altri Paesi. La professoressa Blanca Castilla, docente all’Istituto Giovanni Paolo II di Madrid, giovedì 25 aprile inquadrerà “celibato a matrimonio nel contesto culturale contemporaneo”, mentre il professor Yves Semen, docente di teologia del corpo all’Istituto Philantropos di Friburgo (Svizzera), interverrà su “genitorialità dei coniugi e paternità del presbitero”. Infine, venerdì 26, don Emmanuel Goulard, formatore al seminario Saint-Cyprien, docente di Sacra Scrittura alla Facoltà teologica di Tolosa, in Francia, terrà una relazione su “La Parola di Dio guida sposi e presbiteri nell’edificare la Chiesa”.«Anche attraverso questi contributi – continuano i coniugi Cioncolini – vogliamo aiutare la famiglia a riappropriarsi del ruolo che le compete nella società, dimostrando di essere una cellula vivificante, capace di tessere reti solide e feconde per uscire dalla crisi anche l’Europa è precipitata».Esempi di queste reti saranno portati anche durante la Settimana. Sempre giovedì 25 la diocesi di Milano presenterà l’esperienza di Casa Nicodemo, luogo dove i giovani possono vivere giornate di crescita umana e spirituale. Sabato 27 è prevista una tavola rotonda per presentare testimonianze di fecondità tra presbiteri e sposi negli ambiti dell’affettività, della fragilità e del lavoro e festa. La diocesi di Fidenza (Parma) presenterà il percorso “Il corpo racconta” per un’educazione degli adolescenti alla verità dell’amore. La diocesi di Pescara-Penne parlerà del “Percorso Samaria”, pensato per le famiglie lacerate da separazioni e divorzi. Infine, la diocesi di Padova presenterà l’esperienza della “Domenica delle tre erre: relazione, riposo e Risorto”, per coniugare i tempi e i luoghi della festa. Infine, domenica 28 aprile, giornata conclusiva della Settimana, la diocesi di Locri-Gerace (Reggio Calabria) presenterà esperienze nell’ambito della trasmissione della fede ai figli.Ulteriori testimonianze di fecondità ministeriale di sposi e sacerdoti saranno portate nei cinque laboratori su affettività, fragilità, cittadinanza, tradizione, lavoro e festa. Ciascuno di questi ambiti sarà curato da tutor (una coppia di sposi e un sacerdote), che, in questi due anni, hanno coordinato le riflessioni sul territorio e ora sono chiamati a tirare le fila del lavoro svolto. Anche da qui, oltre che dal “Mercatino delle idee” (vedi articolo sotto), arriveranno nuove proposte per una pastorale familiare sempre più attenta alle tematiche emergenti, tra cui la tutela dell’ambiente, la mondialità, la missionarietà e il consumo critico e solidale.
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