martedì 4 dicembre 2012
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I congedi parentali potranno essere usufruiti anche a ore. Lo prevede la bozza del decreto salva-infrazioni Ue. Se confermata, la norma permetterà ai genitori di scegliere una diminuzione dell’orario di lavoro per la maternità e l’assistenza ai figli invece di assentarsi del tutto dall’attività lavorativa. La bozza stabilisce che sia la contrattazione collettiva a regolare le modalità di fruizione del congedo su base oraria, che sarebbe più lungo nel tempo rispetto a quello tradizionale. Il decreto potrebbe essere esaminato oggi dal governo nel corso del pre-Consiglio e prevede anche una diminuzione delle sanzioni per mancate comunicazioni fiscali di attività all’estero e l’arrivo della fattura elettronica.Intanto dalla Commissione Ue arriva un secco avvertimento al Parlamento italiano sulla proroga di 30 anni per le concessioni agli stabilimenti balneari. «Un rinnovo automatico di 30 anni sarebbe incompatibile con il diritto comunitario», ha detto ieri il portavoce del commissario Ue al mercato unico Michel Barnier. Nei giorni scorsi un emendamento che sposta dal 2015 al 2045 la scadenza delle concessioni è stato presentato dai relatori della legge Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd) alla commissione Industria del Senato. Un misura bocciata dal governo e ora anche dall’esecutivo di Bruxelles. La Commissione del Senato dovrebbe dare il via libera al decreto sviluppo entro questa mattina (se non già la notte scorsa), quando il testo passerà all’aula. Tra le novità emerse ieri, una riguarda l’azionariato della Cassa Depositi e Prestiti. Un emendamento Pdl, sottoscritto anche da Udc e Lega, punta alla diluizione al 20% della quota delle Fondazioni ex bancarie nella Cdp lasciando spazio – spiegano i firmatari – all’ingresso dei privati. Il governo sarebbe d’accordo. Da segnalare poi l’equiparazione delle sigarette elettroniche a quelle tradizionali, che comporterà gli stessi vincoli di vendita e lo stesso trattamento fiscale. Infine il governo prova a reintrodurre l’Agenzia della coesione, organismo inserito nella legge di stabilità e poi espunto.
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