venerdì 23 agosto 2013
​La guardia di finanza ha smascherato un sistema per concedere indennità anche a chi non ne aveva titolo. Nel 2013 le fiamme gialle hanno scoperto 3.160 impostori in tutta Italia.
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Hanno chiamato l'inchiesta "Guido Tersilli", in onore dell'indimenticabile Alberto Sordi nei panni del medico della mutua un po' cialtrone. Ma c'è ben poco da ridere nella vicenda scoperta dalla guardia di finanza di Ragusa, che ha portato la procura di Modica a indagare 197 tra falsi invalidi, medici e politici per una presunta truffa all'Inps e un danno erariale di un milione di euro, per concessioni di pensioni di invalidità in realtà non spettanti. E' solo l'ultimo episodio che appartiene a un malcostume ancora troppo diffuso in Italia, come confermano i dati delle fiamme gialle, che dall'inizio dell'anno hanno scoperto finanziamenti ed aiuti indebitamente richiesti o percepiti per un miliardo di euro e denunciato 3.160 tra falsi invalidi e falsi poveri. Ai responsabili delle frodi alle erogazioni pubbliche sono stati sequestrati beni per oltre 200 milioni di euro, oltre il 40% in più rispetto all'anno precedente; bloccati anche contributi non ancora erogati per 450 milioni di euro.

A Ragusa, secondo gli investigatori, "la spartizione clientelare degli incarichi in seno alle diverse commissioni dell'ASP 7 da parte delle diverse forze politiche, permetteva ai rispettivi uomini di riferimento, nel caso specifico politici locali e gli allora parlamentari regionali Minardo (Mpa) e Leontini (Pdl) di avere una corsia preferenziale per il riconoscimento delle invalidità"."I medici - dice la Gdf - che spesso si proponevano in prima persona o suggerivano propri familiari per ricoprire i prestigiosi e lucrosi incarichi, non perdevano poi occasione per ringraziare e dichiararsi a totale disposizione del loro sponsor. Le segreterie dei due politici raccoglievano in maniera scientifica le richieste di aiuto del proprio elettorato ed attivavano i medici compiacenti perché riconoscessero invalidità inesistenti o percentuali d'infermità più alte di quelle reali, permettendo ai 'falsi invalidì di godere benefici sociali ed economici non dovuti. Gli indebiti riconoscimenti permettevano, infatti, di ottenere ex novo o di veder aumentare l'importo degli assegni mensili erogati dall'Inps, nonché di usufruire di servizi pubblici in esenzione, posti di lavoro riservati alle categorie protette o, più semplicemente, di ottenere agevolazioni ai fini assistenziali da parte dei propri familiari".Settantaquattro medici e dipendenti dell'Azienda Sanitaria, e 9 tra politici e personale di segreteria, sono accusati di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso ideologico, mentre i 114 falsi invalidi sono accusati di concorso in truffa aggravata, e dovrebbero risarcire il milione di euro fino ad oggi indebitamente percepito.

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