venerdì 27 settembre 2013
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"In queste condizioni, prolungare l'agonia di questo governo e di questa legislatura non giova a nessuno tantomeno all'Italia. Questo Napolitano lo sa bene". Così il senatore Sandro Bondi, uno dei coordinatori del Pdl, in una nota, che invita tutti a "prendere atto" della situazione.

Anche la Lega Nord sarebbe disponibile a dimettersi in linea con le decisioni prese dal Pdl. "Anche noi siamo assolutamente favorevoli alla caduta del governo Letta. Se la posizione annunciata ieri sera dal Pdl sarà seguita dai fatti, sosterremo questa azione". Ha affermato il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, questa mattina a Torino con il governatore del Piemonte, Roberto Cota. Secondo il leader della Lega, le firme raccolte dal Pdl ''sono una mozione di sfiducia palese nei confronti del Governo e quindi Letta dovrebbe fare solo una cosa, rassegnare le dimissioni al presidente Napolitano''.

 "La definizione di 'colpo di Stato' e di 'operazione eversiva' non è 'inquietante' ma è invece assolutamente realistica e pienamente condivisibile". Lo dichiarano in una nota congiunta i capigruppo del Pdl al Senato Renato Schifani, e alla Camera Renato Brunetta rispondendo a Giorgio Napolitano. "L'opinione unanime espressa ieri sera dai parlamentari del Popolo della Libertà-Forza Italia - viene sottolineato nella nota congiunta - è quella dell'esistenza di un'operazione persecutoria da parte di una corrente della magistratura, al fine di escludere definitivamente dalla competizione politica il leader del centrodestra, a cui si aggiunge il voto della Giunta per le elezioni del Senato con l'applicazione retroattiva della legge Severino". "Questo voto - sottolineano i due capigruppo - calpesta un principio fondamentale dello Stato di diritto, quello della 'irretroattività delle leggi', confermato dall'articolo 25 della nostra Costituzione e dall'articolo 7 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La definizione quindi di 'colpo di Stato' e di 'operazione eversiva' non è 'inquietante' ma è invece assolutamente realistica e pienamente condivisibile".

"Le dimissioni si danno e non si annunciano". Il ministro per le riforme Gaetano Quagliariello risponde così alla domanda su come commentasse le dimissioni di massa annunciate ieri dal Pdl e il fatto che Napolitano abbia definito questo episodio "istituzionalmente inquietante". "Ieri comunque non abbiamo votato alcuna dimissione''.  Di diverso avviso Daniela Santanche':  ''Quagliariello era presente ieri e quindi credevo avesse capito che le dimissioni non le abbiamo annunciate ma le abbiamo già date''.

"Il governo ha una via obbligata, dopo aver riferito a Napolitano, aprire in Parlamento un chiarimento risolutivo" sulla situazione e "in questo il Pd sosterrà" Letta. Lo ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani, secondo quanto riferito, parlando alla direzione del partito e aggiungendo "non possiamo uscirne con un nuovo giro di valzer, sotterrare oggi l'ascia di guerra e dissotterrarla domani".
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