venerdì 12 settembre 2014
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La Chiesa italiana dice no alla Terra dei Fuochi. Dice no alla distruzione sistematica del Creato e punta a educare le persone alla custodia della natura. È il senso della nona giornata nazionale per la Custodia del creato promossa dalla Cei nel Casertano, provincia epicentro del dramma della 'Terra dei Fuochi': l’inquinamento metodico e criminale dell’ambiente a causa soprattutto degli scarti tossici provenienti da aziende del Nord Italia e straniere, scaricati abusivamente per anni dalla camorra nella provincia campana. «La giornata si celebrerà in due tappe: il 27 e il 28 settembre », spiega monsignor Giovanni D’Alise, vescovo di Caserta e delegato della Conferenza episcopale campana per l’organizzazione della due giorni, che l’ha presentata nel capoluogo di Terra di Lavoro con il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo «Sabato 27, in mattinata, ci sarà un momento di riflessione sul tema 'Ricostruire la città' nel teatro Metropolitan di Aversa con esperti, volontari e magistrati di tutta Italia per riflettere sulla tragedia ambientale e individuare dei percorsi di rinascita; mentre nel pomeriggio pregheremo insieme per il creato nel santuario 'Mia Madonna, mia salvezza' di San Cipriano d’Aversa».  Domenica 28 poi sarà celebrata una Messa nella cattedrale d’Aversa. Con i vescovi della Campania ci sarà il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli; l’arcivescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini, presidente della Commissione della Cei per i problemi sociali, e il direttore dell’Ufficio Cei per i problemi sociali don Fabiano Longoni. Saranno due giorni di partecipazione corale di tutte le chiese della Campania. «Due anni fa abbiamo visto tanta gente scendere in strada, chiedere alle parrocchie un aiuto – sottolinea il vescovo di Aversa e vicepresidente della Cei, monsignor Angelo Spinillo –. Ora continuiamo cercando di individuare delle risposte, perché il problema non rimanga inevaso». Tra gli ospiti della due giorni ci saranno, tra l’altro, il capo della Forestale italiana, Cesare Patrone; i procuratori del tribunale di Napoli Nord: Francesco Greco e Domenico Airoma; il direttore scientifico dell’Istituto nazionale tumori 'Pascale', Gennaro Ciliberto; il garante nazionale per l’infanzia Vincenzo Spadafora. «Il risveglio civico dei cittadini – spiegano i vescovi campani nel documento di presentazione  – è stato ampio e forte. Sono spuntati i germogli di un possibile nuovo ordine, orientato alla vita e alla dignità della persona. Alle micidiali ecomafie potrebbe sostituirsi la 'green economy' dei giovani». La due giorni sarà preceduta da due laboratori formativi organizzati dalla diocesi di Aversa tra Napoli e il Casertano e poi sarà seguita da quattro grandi momenti di riflessione in quattro diverse diocesi della Campania – promossi dalla conferenza episcopale regionale – che cercheranno di sviluppare il senso della giornata nazionale del 28 settembre. «Finora la giornata per la custodia del creato – rileva il vescovo Spinillo – aveva avuto un taglio più spirituale». Probabilmente dalla due giorni nascerà anche un documento di riflessione. «L’anno pastorale 2014/15 sarà dedicato alla nostra terra – conclude monsignor D’Alise – insieme con tutti i vescovi campani e il cardinale Sepe abbiamo deciso di puntare sul nostro modello di sviluppo, puntando la nostra attenzione sull’ambiente».
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