sabato 28 dicembre 2013
​Il Paese elvetico crede molto nell'Esposizione universale e nelle sue ricadute anche sulla propria economia. È stata la prima nazione ad aderire all'evento e ha progettato uno dei padiglioni più grandi.
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È stata la prima nazione ad aver aderito all'Esposizione universale, la prima ad aver firmato il contratto di partecipazione e ora, c’è da scommetterci, sarà anche il primo Paese a realizzare in tempi record il suo padiglione all’Expo 2015. La Svizzera è fra i primi 26 Paesi (su 60) che, dal prossimo primo gennaio prenderà possesso dell’area su cui sarà realizzato il suo padiglione: uno spazio espositivo di 4.400 metri quadrati, uno dei più estesi dell’Expo di Milano. «Dopo essere stato il primo paese ad aderire e a firmare il contratto di partecipazione, la Svizzera è stata capofila anche nell’aver presentato ufficialmente, nel maggio 2012, il progetto di padiglione – spiega il Commissario generale per la Svizzera a Expo 2015, Dante Martinelli –. Ed ora saremo tra i primi a realizzare iniziative di promozione in Italia e poi costruire lo spazio espositivo». In considerazione della stretta vicinanza non solo geografica, ma anche economica, politica e culturale con l’Italia, la Svizzera attribuisce alla partecipazione all’Expo 2015 una grande importanza anche in termini di investimento: il settore pubblico e privato svizzero investiranno in Italia circa 40 milioni di franchi svizzeri (32 milioni di euro circa) per la partecipazione all’Esposizione universale. Ma, in parallelo con il progetto del Padiglione, la Svizzera si sta già muovendo anche sul fronte della promozione turistica e delle infrastrutture che permetteranno di raggiungere il sito espositivo alle porte di Milano. I tour operator stanno già vendendo i pacchetti turistici ad hoc, dal Canton Ticino con visita all’Expo in giornata. Mentre le Ferrovie Svizzere hanno già predisposto due nuovi collegamenti supplementari al giorno, dal primo maggio al 31 ottobre 2015, da Lugano a Rho Fiera (1 ora e 20 minuti la durata del tragitto) in alternativa alla ferrovia Arcisate-Stabio sulla quale resta ancora l’incognita dei tempi per la sua realizzazione entro l’Expo. Nei giorni scorsi, inoltre, è stato firmato l’accordo di programma che dà il via alla realizzazione della nuova conca di navigazione che consentirà la navigabilità del fiume Ticino nell’ambito del progetto di "idrovia" Locarno-Milano, da completarsi in occasione di Expo 2015. «Il programma di partecipazione Svizzera prosegue a passo spedito e secondo i piani – conferma il Console generale in Italia, Massimo Baggi – Il Padiglione svizzero avrà un grande impatto sul pubblico».
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